Un grave episodio di violenza è avvenuto il 3 gennaio a Tirano, come riportato da Marco Folli, sindacalista di Spi Cgil di Lodi sede Codogno. La vicenda coinvolge una famiglia ucraina rifugiata, che è riuscita a scampare ai bombardamenti e che è stata ospitata a Tirano grazie all’aiuto della Caritas e del Comune. La famiglia viveva in una casa d’accoglienza da alcuni mesi, ma successivamente ha stipulato un regolare contratto d’affitto con una donna, valido fino al 2024. Tuttavia, sono sorte delle controversie riguardo al costo del gasolio per il riscaldamento e l’acqua calda dell’appartamento, considerati eccessivi dalla famiglia a causa dell’obbligo di pagare anche il riscaldamento per l’intero edificio, compresi gli appartamenti vuoti. In seguito, la proprietà dell’immobile ha affidato la gestione della situazione a un nordafricano, senza comunicare ufficialmente alcuno sfratto. Quest’uomo ha iniziato a minacciare gli ucraini di andarsene se non avessero pagato l’importo richiesto per il riscaldamento, arrivando persino a spegnere la caldaia a metà dicembre, lasciando tutti senza acqua calda e al freddo. Inoltre, si sono verificati strani salti di energia elettrica. Il presunto fattaccio del 3 gennaio ha visto lo straniero presentarsi con un connazionale per risolvere la situazione. Tuttavia, appena la porta è stata aperta, l’uomo ha irrotto nell’appartamento armato di un coltello da cucina lungo più di 20 centimetri, minacciando con urla e violenza la madre, la figlia minore e l’anziana. Ha trascinato le donne giù per le scale, facendo cadere la nonna e colpendola con calci. La nonna è stata successivamente curata al pronto soccorso, mentre la madre è stata ripetutamente sbattuta contro il muro. I carabinieri di Tirano sono stati chiamati a intervenire. Questo episodio di violenza è estremamente preoccupante e richiede una risposta decisa da parte delle autorità competenti. È fondamentale garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti di tutte le persone, indipendentemente dalla loro origine o status di rifugiati.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui