ASSOLTO UN MAROCCHINO ACCUSATO DI RICETTAZIONE A VARESE

Un trentenne marocchino è stato assolto dal Tribunale di Varese dall’accusa di ricettazione per il furto di un regolabarba attribuito a un suo conoscente nel 2021. Secondo il giudice, “il fatto non costituisce reato”.

Durante il processo, l’imputato, detenuto per altri reati e difeso dall’avvocato Gianmarco Piras, ha spiegato la sua versione dei fatti. Ha raccontato di essere stato in stazione a Varese, in attesa del treno per Milano, quando è stato contattato da un suo connazionale che gli ha chiesto aiuto per evitare di essere fermato dalla polizia. Questo connazionale era il presunto autore del furto, ma è stato anch’egli assolto per l’assenza di querela da parte del gestore del supermercato da cui era scomparso il regolabarba rubato.

Nel corso della telefonata, il presunto ladro aveva chiesto al trentenne di recuperare l’oggetto rubato, che si trovava vicino ai binari della stazione nord, dove era stato fermato dalla polizia. Secondo l’imputato, il ladro gli aveva anche spiegato dove andare a prendere l’oggetto. Tuttavia, una volta recuperato il regolabarba, il trentenne è stato portato in questura.

Durante l’udienza, l’imputato ha dichiarato di non capire perché si trovasse in tribunale, affermando di aver voluto fare un favore al suo connazionale e anche alla polizia, ma di non avere nulla a che fare con l’episodio.

Il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione del trentenne, sostenendo che nel corso del processo non sono emersi elementi che provassero il suo coinvolgimento nell’episodio. La richiesta del pm è stata accolta dal giudice.

In conclusione, il trentenne marocchino è stato assolto dall’accusa di ricettazione per il furto del regolabarba, in quanto il fatto non è stato considerato un reato.

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