Sono trascorsi esattamente 26 anni dall’ultimo giorno in cui Michele Tollis ha visto suo figlio Fabio. Una ferita dolorosa che brucia e fa male ogni giorno.

Da allora, Michele, padre di una delle prime vittime del gruppo criminale delle “Bestie di Satana”, non ha mai smesso di lottare per cercare la verità e ricordare suo figlio, ucciso insieme a Chiara Marino e sepolto nei boschi di Somma Lombardo.

Lo fa anche oggi, 17 gennaio 2024, con un lungo post sui suoi profili social che ci ha autorizzato a condividere, per mantenere viva la memoria delle vittime di quel gruppo criminale che ha insanguinato la provincia di Varese dal 1998 al 2004, lasciando dietro di sé una lunga scia di follia omicida.

VareseNews ha ricordato l’evento con un lavoro fatto di ricordi, testimonianze e cronache in occasione dei 20 anni dal ritrovamento del corpo di Mariangela Pezzotta, il 24 gennaio 2004.

VareseNews racconta l’inchiesta sulle Bestie di Satana.

Lo stesso Michele Tollis ci ha raccontato il suo percorso di ricerca della verità in un’intervista scritta e audio che riproponiamo QUI.

Ecco le parole di Michele Tollis per ricordare cosa è successo 26 anni fa, in quel sabato 17 gennaio 1998, l’ultima volta che ha visto suo figlio.

“Sabato 17 gennaio, circa alle 16. Esattamente 26 anni fa. Fabio mi chiese qualche migliaio di lire in più per andare a mangiare una pizza con gli amici. Glieli diedi, 20 mila lire, il doppio della sua solita paghetta: se le meritava, era un bravo ragazzo, bravissimo a scuola, giudizioso e affettuoso in famiglia. Fabio diede un bacio a mamma Elena, poi salutò la sorella e il fratello e disse ‘Ciao papà, grazie, ci vediamo stasera’ rivolto a me. Uscì da casa nostra a Cologno Monzese insieme a Mario Maccione e Marco Zampollo, direzione Milano, Fiera di Sinigaglia, zona porta Genova, per mangiare una pizza e concludere la serata al Midnight pub in porta Romana, un locale milanese frequentato principalmente da giovani metallari. Da quel giorno Fabio non è più tornato a casa nostra, stessa sorte per la sua amica Chiara”.

“Febbraio 2003, la Procura di Milano archivia il fascicolo relativo alla scomparsa di Fabio Tollis (16 anni) e Chiara Marino (19 anni) con la motivazione ‘fuga volontaria’. Il 4 giugno 2004, esattamente 6 anni e 4 mesi dopo, io, in stretta collaborazione con la Procura di Busto Arsizio, con il Procuratore Capo Antonio Pizzi, e il Sostituto Procuratore Tiziano Masini, il comando dei Carabinieri di Somma Lombardo e Varese, abbiamo reso pubblico uno dei più crudeli, feroci e spietati omicidi della storia criminale italiana. Fabio e Chiara erano stati uccisi, massacrati, vilipesi e sepolti in una fossa precedentemente scavata nel parco del Ticino a Somma Lombardo. A ideare, premeditare, eseguire, occultare, depistare con l’inganno, le bugie e l’omertà, un branco di scellerati deviati mentali chiamato le ‘Bestie di Satana’, che in accordo tra di loro risultano i responsabili di tale atrocità. I loro nomi: Paolo Leoni Ozzy, Nicola Sapone, Andrea Volpe, Marco Zampollo, Pietro Guerrieri, Eros Monterosso, Mario Maccione, Massimiliano Magni. Risulteranno responsabili di altri due efferati omicidi, l’atroce massacro di Mariangela Pezzotta e il suicidio indotto di Andrea Bontade. I responsabili, giudicati e condannati dalla giustizia umana, saranno giudicati e condannati anche da Dio”.

“Oggi, 17 gennaio 2024, 26 anni dopo l’omicidio di Fabio e Chiara, con questo post voglio ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini e mi hanno mostrato il loro affetto, rispetto, stima e solidarietà in qualsiasi modo (reale o virtuale). Sono fermamente convinto che chiunque conosca la tragedia di Fabio Tollis e della sua amica Chiara Marino non dimenticherà mai la loro immagine e i loro nomi. Un caloroso e affettuoso abbraccio a tutti i familiari delle vittime: rispetto, onore e gloria per Fabio Tollis, Chiara Marino, Mariangela Pezzotta e Andrea Bontade. Riposino in pace”.

Articolo precedenteLa banda dei furti: arrestati a Luino i responsabili dei colpi in Lombardia e Toscana
Articolo successivoMigliorare la formazione degli agenti della Polizia Locale per una città più sicura

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui