La sentenza della Corte di Cassazione è finalmente arrivata e Gabriel Robert Marincat è stato condannato all’ergastolo senza possibilità di ricorso. Il giovane rumeno di 28 anni ha commesso un orribile delitto l’11 gennaio 2021 a Cabiate, quando ha violentato e picchiato brutalmente Sharon Barni, una bambina di 18 mesi. La piccola era figlia della compagna di Marincat, Silvia Barni, che gliel’aveva affidata per un pomeriggio mentre lei era al lavoro a Cesano Maderno.
L’omicidio è avvenuto nella casa di via Dante Alighieri a Cabiate, dove Marincat viveva da qualche mese con la sua compagna e la figlia di lei, avuta da una relazione precedente. Secondo quanto ricostruito, Marincat ha abusato della piccola Sharon e l’ha picchiata ripetutamente fino a causarne la morte. La nonna materna ha trovato la bambina in condizioni gravissime e poco dopo è deceduta all’ospedale di Bergamo.
Inizialmente, Marincat aveva cercato di giustificare le ferite di Sharon dicendo che si era fatta male giocando con una stufetta. Tuttavia, le indagini hanno rivelato una verità orrenda: la bambina era stata violentata e picchiata. A quel punto, Marincat ha confessato il suo crimine e è stato immediatamente arrestato.
Il 6 dicembre 2021, la Corte d’Assise di Como ha condannato Marincat all’ergastolo, sottolineando la sua “sicura lucidità” durante il crimine. Il suo avvocato ha presentato un ricorso in Appello, chiedendo una perizia psichiatrica per il suo assistito, richiesta che è stata rifiutata. Il 6 luglio 2022, la Corte d’Assise d’Appello di Milano ha confermato la sentenza di primo grado, ad eccezione dell’aggravante dei futili motivi, e ha confermato la pena dell’ergastolo.
Nonostante ciò, l’avvocato di Marincat ha presentato un ricorso in Cassazione nel dicembre 2022, chiedendo il terzo grado di giudizio e ribadendo la necessità di una valutazione psichiatrica per accertare eventuali disturbi mentali del suo assistito. Tuttavia, questo ricorso è stato considerato inammissibile dalla Corte di Cassazione di Roma.
Il legale di Marincat ha commentato che le motivazioni dell’inammissibilità non sono ancora state depositate, ma indipendentemente dal loro contenuto, non sarà possibile intraprendere ulteriori azioni legali. Non sarà nemmeno possibile chiedere una revisione del processo, in quanto Marincat ha confessato il suo crimine. L’uomo sta scontando la sua pena di ergastolo nel carcere di Pavia e continuerà a farlo per il resto della sua vita.