Episodi di criminalità sempre più frequenti tra i gruppi di giovani immigrati stanno mettendo in allarme cittadini e pendolari, a rischio la sicurezza delle strade, delle stazioni e dei mezzi di trasporto. L’ultimo episodio riguarda un quindicenne di origine egiziana, fuggito dalla custodia cautelare in una comunità protetta del Lecchese, che ha commesso due rapine e un tentativo di violenza sessuale nel giro di poche ore.

La sinistra buonista sembra non voler prendere atto del grave problema di integrazione e disagio tra i giovani stranieri. Oltre tremila di loro sono a carico dei servizi sociali in strutture di comunità in tutta Italia, a cui si aggiungono circa 200 minori di varia nazionalità detenuti in carcere per reati contro il patrimonio e contro la persona, molti dei quali arrivati in Italia senza accompagnamento.

È necessario riconoscere che troppo spesso lo sforzo, sostenuto dallo Stato e finanziato dalle tasse dei cittadini, per integrare questi giovani si rivela inutile. Lo dimostra l’ultimo episodio avvenuto l’altro ieri tra Lecco e Como, che avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori senza l’intervento tempestivo e professionale dei carabinieri della compagnia di Cantù, che ringrazio per la loro prontezza.

È ora di affrontare seriamente questa emergenza che minaccia la sicurezza di tutti. Non possiamo permettere che episodi del genere diventino sempre più frequenti e che i cittadini debbano vivere nel timore di essere vittime di rapine o violenze. È necessario agire con determinazione, rafforzando i controlli e le misure di sicurezza, ma anche lavorando per una migliore integrazione di questi giovani stranieri, offrendo loro opportunità di studio e lavoro.

È fondamentale che le istituzioni e la società nel suo insieme si mobilitino per trovare soluzioni efficaci a questo problema. Non possiamo lasciare che la criminalità prenda il sopravvento e che la paura si diffonda tra i cittadini. Dobbiamo lavorare insieme per garantire la sicurezza e costruire una società inclusiva, in cui ogni individuo possa vivere serenamente, indipendentemente dalla sua origine. Solo così potremo costruire un futuro migliore per tutti.

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