Sei anni dopo il tragico deragliamento del treno regionale a Pioltello, il processo è ancora in corso. Sono otto gli imputati, tra dirigenti, dipendenti e tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), accusati di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime. Secondo i pm, il deragliamento è stato causato da una serie di omissioni nella manutenzione e nella sicurezza, forse dovute alla volontà di risparmiare sulle spese da parte di Rfi. I consulenti tecnici dei pm hanno stabilito che l’incidente è stato causato da un pezzo di binario danneggiato. Nonostante le segnalazioni degli operai di Treviglio, la richiesta di sostituzione del pezzo non è stata ascoltata. Durante l’ultima udienza, uno dei consulenti tecnici della difesa ha sostenuto che gli operai non hanno segnalato il difetto correttamente. L’avvocato dell’ente ammesso come parte offesa ha commentato che la difesa sta cercando di scaricare la responsabilità sugli operai. Tuttavia, gli esperti del Nucleo operativo incidenti ferroviari hanno dichiarato che c’era una consapevolezza dei problemi sul binario da parte di Rfi.

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