L’abbattimento di un castagno bicentenario nella località Truno, dove Speri Della Chiesa scriveva i suoi testi, ha scatenato l’indignazione dell’agronomo e ex vicesindaco di Varese, Daniele Zanzi. Spesso le polemiche riguardanti gli alberi abbattuti nelle città vengono amplificate sui social media e nei media, con difensori appassionati degli alberi pronti a criticare ogni albero tagliato. Tuttavia, è importante trovare un equilibrio e poter vivere in una città che abbia saputo coniugare lo sviluppo urbano con la tutela degli spazi verdi e del patrimonio arboreo.
Varese, conosciuta come la città giardino, ha sempre avuto una forte tradizione di tutela degli alberi e dei parchi. Dopo la guerra, molte devastazioni hanno colpito il patrimonio architettonico e paesaggistico della città, ma negli ultimi anni si è cercato di porre rimedio a questa situazione. Tuttavia, i tagli indiscriminati non sembrano essere diminuiti e spesso non vengono date spiegazioni a riguardo.
Daniele Zanzi, varesino, agronomo e ex vicesindaco, ha denunciato diversi casi di abbattimenti inspiegabili, l’ultimo dei quali riguarda il castagno bicentenario di Truno. Zanzi ha espresso la sua amarezza su Facebook, sottolineando l’importanza di questo albero per la biodiversità e come testimone della storia della città. Il castagno era cresciuto in una zona frequentata dai varesini per rilassanti passeggiate e ispirava anche lo scrittore Speri della Chiesa Jemoli. Zanzi critica le autorità per aver autorizzato l’abbattimento dell’albero senza apparente motivo, definendo questa decisione una vergogna.
È evidente che le autorità abbiano adottato un approccio silenzioso per evitare polemiche. È sorprendente che poche voci, sia da parte delle associazioni ambientaliste che all’interno della maggioranza che governa la città, si siano levate contro queste azioni. È importante sensibilizzare l’opinione pubblica su questi abusi e promuovere una gestione più consapevole del patrimonio arboreo della città.
In conclusione, è fondamentale trovare un equilibrio tra sviluppo urbano e tutela dell’ambiente. La città di Varese, con la sua tradizione di tutela degli alberi e dei parchi, dovrebbe essere un esempio di come conciliare queste due esigenze. È responsabilità delle autorità locali e dei cittadini stessi preservare il patrimonio arboreo per le future generazioni.