Si è conclusa mercoledì nel tribunale di Verbania la prima udienza preliminare per il caso della tragedia della funivia del Mottarone. Undici richieste di costituzione di parte civile sono state presentate: sei di queste contro tutti gli imputati, mentre le altre cinque non riguardano la società Leitner. Tra le vittime di questa terribile tragedia c’era anche una famiglia di Vedano Olona, composta da Vittorio Zorloni, la sua compagna Elisabetta Personini e il loro bambino di 5 anni, Mattia.
L’udienza è durata poco più di due ore. Oltre ai familiari delle vittime, anche il Comune di Stresa, rappresentato dalla sindaca Marcella Severino, la Regione Piemonte, rappresentata dall’avvocato Alessandro Mattioda, e l’Associazione Nazionale Mutilati e invalidi del lavoro hanno presentato la loro richiesta di costituzione di parte civile.
Il punto centrale dell’udienza è stata la comunicazione da parte dei legali della società Leitner, responsabile della manutenzione della funivia, riguardo all’accordo di natura risarcitoria raggiunto con tutti i familiari delle 14 vittime della tragedia del Mottarone, come confermato dall’avvocato Federico Cecconi. L’azienda ha specificato che l’importo complessivo dell’accordo, di cui i familiari hanno richiesto la riservatezza, è estremamente rilevante e superiore a quanto già ottenuto tramite l’assicurazione.
L’avvocato Cecconi ha ribadito che l’unica posizione ancora aperta riguarda il piccolo Eitan Biran, l’unico sopravvissuto alla tragedia, in quanto sono ancora in corso le procedure relative alla sua tutela. Tuttavia, Leitner confida di definire anche questo aspetto in tempi rapidi.
L’udienza è stata sospesa e riprenderà il 27 febbraio. Sono già state convocate udienze successive con cadenza quindicinale fino a giugno.