La peste suina africana colpisce i cinghiali in provincia di Pavia. Sono stati individuati 31 casi positivi, di cui uno per la prima volta nella zona di Garlasco, in Lomellina. Altri due esemplari sono stati trovati morti a Torre d’Isola e Ponte Nizza. La presenza di cinghiali è aumentata notevolmente nella pianura, tanto che il professor Giuseppe Bogliani, etologo, avverte che sono diventati molto numerosi. La popolazione di cinghiali nel Pavese è aumentata a partire dal 1975, quando un gruppo di sette esemplari fuggì da una cascina di Besate e iniziò a riprodursi nel parco del Ticino. In Lomellina, invece, furono immessi nelle riserve di caccia. Nonostante le battute di caccia organizzate dalla Regione Lombardia per il loro depopolamento, l’eradicazione dei cinghiali è difficile a causa della loro capacità di nascondersi facilmente nei boschi. Finora, oltre 2.000 ungulati sono stati abbattuti dalla Polizia provinciale e dagli operatori delle ditte individuate dall’Ats. Ora, la Regione Lombardia ha deciso di coinvolgere anche i cacciatori, consentendo la caccia in girata, una forma di caccia che coinvolge al massimo 20 persone e alcuni cani. Questa possibilità sarà concessa ai cacciatori muniti dei requisiti previsti, al fine di ridurre il numero di cinghiali più velocemente.

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