Indagine su presunti maltrattamenti in una scuola primaria di Verano Brianza
Si sta indagando su presunti maltrattamenti in classe ai danni di un alunno della scuola primaria di Verano Brianza, dopo la denuncia presentata dai genitori del ragazzo. Il giudice delle indagini preliminari ha respinto la richiesta di archiviazione e ha ordinato ulteriori indagini. Nel frattempo, il dirigente scolastico difende il buon operato dell’istituto.
La denuncia dei familiari
Il dirigente scolastico e gli insegnanti della scuola primaria di Verano sono finiti al centro di un’indagine, a seguito della denuncia presentata dalla famiglia di un alunno con disabilità per maltrattamenti in classe. Secondo quanto dichiarato dai familiari, il bambino, che ha alcuni problemi di apprendimento e comportamentali, sarebbe stato vittima di comportamenti eccessivi da parte delle maestre e del preside, che includerebbero abusi emotivi, psicologici e persino l’uso della forza per controllarlo durante le lezioni.
Il gip chiede un approfondimento delle indagini
Gli episodi risalgono all’anno scorso, ma solo di recente ne è stata data notizia, in quanto poche settimane fa si è svolta l’udienza. Si tratta di una situazione molto delicata e ancora da definire sotto tutti gli aspetti procedurali, che è finita in tribunale a seguito della denuncia dei genitori.
All’inizio di dicembre, il 5, si è svolto il primo dibattimento, durante il quale il gip ha respinto la richiesta di archiviazione e ha richiesto un approfondimento delle indagini con l’applicazione del Codice Rosso, che prevede una procedura veloce e prioritaria per le denunce e le indagini riguardanti casi di violenza. L’intento del giudice è quello di chiarire meglio i dettagli dell’incidente.
Il legale della famiglia
“C’è una denuncia per maltrattamenti con il Codice Rosso”, ha spiegato l’avvocato Patrizio Lepiane, che rappresenta la famiglia di Verano. “È stata presentata una notizia di reato nei confronti della scuola, della dirigenza e degli insegnanti. Il giudice delle indagini preliminari ha respinto la richiesta di archiviazione e ha ordinato ulteriori indagini, applicando il Codice Rosso, il che per noi è molto positivo. La decisione del giudice è significativa, poiché ha disposto che siano condotte ulteriori indagini in tempi brevi, il che rappresenta un segnale importante anche per la famiglia”.
Si procederà quindi con ulteriori indagini e si è stabilito un termine entro il quale queste dovranno essere completate. Ci sarà un’altra udienza il 17 gennaio, durante la quale il magistrato deciderà se archiviare il caso o rinviarlo a giudizio.
Il dirigente difende la scuola
Nel frattempo, il dirigente Giuseppe Scaglione “difende” l’operato degli insegnanti e il buon nome dell’istituto. “La vicenda che viene portata all’attenzione pubblica non ha alcun fondamento di verità, tanto da essere stata oggetto di richiesta di archiviazione da parte del Pubblico Ministero, a seguito delle indagini condotte dai Carabinieri di Verano. Entrambi gli organi hanno esplicitamente escluso la colpevolezza di chiunque sia coinvolto”, ha ribadito Giuseppe Scaglione. “L’istituto scolastico e il personale ingiustamente coinvolto possono solo confidare nell’ottimo lavoro svolto dalla Magistratura, sulla cui operato si nutre la massima fiducia”.