Condannato a tre anni e un mese di carcere per maltrattamenti in famiglia, un uomo di 30 anni di nazionalità tunisina ha vessato la sua convivente per due anni. Secondo l’accusa, l’imputato ha maltrattato la sua compagna con botte e insulti, limitando la sua libertà e imponendo le sue regole. La donna non poteva indossare il costume da bagno per andare in spiaggia, ma solo leggings e maglietta che coprivano gran parte del corpo. Inoltre, è stata vittima di violenza fisica, come il lancio di una sedia per un piatto di pasta troppo salato. Non solo la donna, ma anche i loro figli minori hanno assistito a queste violenze. La madre della donna ha deciso di porre fine a questa situazione denunciando l’accaduto. La difesa dell’uomo ha sostenuto che non vi erano prove sufficienti dei maltrattamenti, in quanto i figli minori non sono stati ascoltati adeguatamente. Nonostante ciò, il tribunale ha condannato l’uomo a una pena detentiva.

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