I vigili del fuoco italiani sono in agitazione a causa del mancato riconoscimento ministeriale del distaccamento di Menaggio come sede disagiata. Questo argomento è stato oggetto di dibattito per un po’ di tempo nel territorio e ha avuto un esito negativo il mese scorso, quando il Ministero ha ufficialmente negato il riconoscimento. Nel 2018, invece, il distaccamento di Croce era stato riconosciuto come sede disagiata, con tutti i benefici che ne derivano.

I problemi, come sottolinea il coordinatore della funzione pubblica Cgil Lombardia dei Vigili del fuoco, Michele Giacalone, sono rimasti gli stessi, se non peggiorati: carenza di personale, distanza di circa 40 chilometri dal comando di Como, percorribili in 70 minuti se va bene. Inoltre, sono in corso i lavori per la variante della Tremezzina e il turismo sul lago è in crescita vertiginosa, con conseguenti problemi di traffico e incidenti. La riduzione dell’orario di lavoro da 24 a 12 ore è penalizzante per il personale a Menaggio, e non a caso i vigili più esperti hanno rinunciato all’incarico.

Anche il prefetto Andrea Polichetti e la parlamentare Chiara Braga si sono interessati alla questione. Braga ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere una deroga, ma finora non è successo nulla e il Ministero ha negato il riconoscimento del distaccamento come sede disagiata. Tra le altre ragioni dello stato di agitazione ci sono anche i ritardi nelle promozioni e nel pagamento delle ore di straordinario, con pompiere che hanno accumulato più di 400 ore che rischiano di risultare inutili.

La riduzione dell’orario di lavoro ha già portato molti vigili a rinunciare al servizio, visto che devono fare due viaggi al giorno da Como a Menaggio. Questo comporta la mancanza di esperienza e competenze a Menaggio, con un continuo cambio di personale giovane che, non appena possibile, rinuncerà alla trasferta nel Centro Lario.

L’edificio attualmente utilizzato dai vigili a Croce è di proprietà privata e il contratto sta per scadere. Da tempo gli amministratori del territorio hanno deciso di costruire una nuova caserma dei vigili del fuoco in località La Santa, al confine tra Grandola ed Uniti e Carlazzo. Il futuro del servizio a Menaggio dipenderà principalmente da questo progetto. La Comunità montana ha fornito un terreno a Grandola per la realizzazione della nuova caserma e siamo nella speranza che il Ministero dia un riscontro positivo.

In conclusione, i vigili del fuoco italiani sono in agitazione nazionale a causa del mancato riconoscimento del distaccamento di Menaggio come sede disagiata. Questa decisione ha portato a una riduzione dell’orario di lavoro da 24 a 12 ore, penalizzando il personale e causando la rinuncia di vigili esperti all’incarico. La situazione è aggravata dalla carenza di personale, dalla distanza dal comando di Como e dai ritardi nelle promozioni e nel pagamento delle ore di straordinario. Il futuro del servizio a Menaggio dipenderà dalla realizzazione di una nuova caserma dei vigili del fuoco.

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