La soap opera Beautiful è da tempo una delle serie televisive più amate e seguite in Italia. Ma negli ultimi giorni, i muri di Milano hanno gridato la loro preoccupazione per il futuro della soap, esponendo volantini con i volti dei suoi personaggi principali, Brooke e Ridge. La ragione di questo malcontento è il ridimensionamento delle puntate, passate da 22 a soli 11 minuti negli ultimi otto anni.
Questa notizia ha suscitato un certo scalpore tra i fan, che hanno deciso di alzare la voce e chiedere a Mediaset di trattare bene la loro soap preferita. Un appello è stato lanciato anche su Twittami Beautiful, un account che si occupa di condividere notizie e curiosità sulla serie. In un tweet, si fa notare che nonostante la riduzione della durata delle puntate, lo share del programma rimane sempre molto alto, superando ogni giorno i due milioni e mezzo di telespettatori.
È quindi evidente che c’è ancora un grande interesse e affetto da parte del pubblico per Beautiful. Questo rende ancora più difficile da comprendere la scelta di ridurre la durata delle puntate. I fan, infatti, si chiedono perché una serie così amata e seguita debba subire un taglio così drastico.
Per questo motivo, l’appello è stato lanciato anche per scrivere a Mediaset, al fine di far conoscere il malcontento dei telespettatori riguardo a questa decisione. È importante che i fan facciano sentire la loro voce e che l’azienda televisiva prenda in considerazione le loro richieste.
Beautiful ha fatto parte delle nostre vite per molti anni, con le sue storie avvincenti e i suoi personaggi indimenticabili. È un vero e proprio fenomeno culturale che ha saputo conquistare il cuore di milioni di italiani. È quindi fondamentale che venga trattata con il rispetto e l’attenzione che merita.
Speriamo che Mediaset ascolti le richieste dei fan e prenda in considerazione il desiderio di mantenere intatta la durata delle puntate di Beautiful. Solo così potremo continuare a seguire le vicende di Brooke, Ridge e degli altri personaggi che tanto amiamo, senza dover rinunciare a una serie che fa parte della nostra quotidianità.