Cremona, tra i capoluoghi virtuosi per la limitazione della velocità delle auto in ambito urbano, si distingue per le sue oltre 58 metri di strade classificate come zona 30 ogni 100 abitanti. Mentre in questi giorni si discute a livello nazionale dell’avvio delle sanzioni a Bologna a partire dal 16 gennaio, delle critiche di Salvini e del lancio di una raccolta firme per un referendum da parte del centrodestra, Cremona può vantare l’implementazione delle zone 30 da diversi anni, con un’estensione anche nel 2020.

Gran parte del centro storico di Cremona, così come i quartieri residenziali come il quartiere Po e la zona di piazza Castello, rientrano nella zona 30. Tuttavia, nonostante i limiti imposti, non sempre vengono rispettati. Ad esempio, via Trebbia è classificata come zona 30 da via Massarotti fino alla tangenziale, ma le auto continuano a sfrecciare ad alta velocità.

Non è prevista al momento un’ulteriore estensione delle zone 30, ma l’assessore alla Mobilità Simona Pasquali sottolinea che c’è una costante richiesta da parte dei cittadini di misure per limitare la velocità dei veicoli nelle loro zone di residenza. Infatti, i cittadini spesso ravvisano un’eccessiva velocità da parte degli automobilisti quando camminano o utilizzano la bicicletta. Pertanto, sono numerose le richieste di creazione di dossi e restrizioni sulle strade.

L’obiettivo principale è garantire la sicurezza degli attraversamenti stradali e invogliare gli automobilisti a rallentare attraverso azioni strutturali. Gli studi dimostrano che limitare la velocità a 30 km/h riduce gli incidenti e li rende meno gravi per i pedoni e i ciclisti.

Riguardo alle critiche di Matteo Salvini sul provvedimento, l’assessore Pasquali ritiene che sia inopportuno che un ministro intervenga sulle scelte di un ente locale. Inoltre, molte delle proposte di Salvini stesse riguardo alle modifiche al Codice della Strada hanno portato a un inasprimento delle sanzioni.

Infine, Pasquali commenta anche la situazione a Bologna, definendo la città un polo attrattivo con una viabilità importante e presumendo che l’amministrazione abbia valutato azioni per far rispettare la propria ordinanza.

In conclusione, Cremona si conferma come uno dei capoluoghi virtuosi per la limitazione della velocità delle auto in ambito urbano, con le sue numerose zone 30. Nonostante ciò, è necessario continuare a lavorare per garantire il rispetto di tali limiti al fine di migliorare la sicurezza stradale per tutti.

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