Monia Bortolotti, una giovane di 27 anni di Pedrengo, è stata arrestata il 4 novembre 2023 con l’accusa di aver soffocato i suoi due bambini di pochi mesi. Secondo le contestazioni, avrebbe soffocato Alice il 15 novembre 2021 con un cuscino e Mattia il 25 ottobre 2022 in un abbraccio mortale. Si suppone che abbia compiuto questi gesti perché non sopportava il pianto dei suoi piccoli. Dopo un periodo di ricovero nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Papa Giovanni, Monia è stata trasferita in carcere il 3 gennaio scorso.
Il procuratore Maria Esposito ha richiesto una perizia psichiatrica al giudice Federica Gaudino, che ha incaricato Elvezio Pirfo e Patrizia De Rosa, psichiatri di Torino, per svolgere l’incidente probatorio. Come consulente per la difesa è stato nominato Sergio Monchieri della Fondazione Poliambulanza di Brescia, mentre l’avvocato Luca Bosisio rappresenterà Marina Verga dell’Università Statale di Milano.
L’obiettivo di questa perizia psichiatrica è quello di valutare le condizioni mentali di Monia Bortolotti al momento dei fatti e stabilire se fosse in grado di intendere e volere. Sarà fondamentale comprendere se la giovane soffrisse di disturbi psichiatrici che potrebbero aver influenzato il suo comportamento.
Questo terribile caso ha suscitato un forte sconcerto nella comunità locale. Molti si chiedono come sia possibile che una madre possa compiere un gesto così atroce verso i propri figli. Sono in molti a sperare che la perizia psichiatrica possa fornire delle risposte e contribuire a far luce su questa tragedia.
Nel frattempo, Monia Bortolotti rimane in carcere in attesa di ulteriori sviluppi del processo. La sua difesa cercherà di dimostrare che la giovane era affetta da disturbi mentali al momento dei fatti, nella speranza di ottenere una pena più lieve. La comunità locale, invece, cerca di venire a patti con questa terribile vicenda e di trovare modi per prevenire simili tragedie in futuro.