L’indagine sul rogo avvenuto ad agosto nella mansarda di via Moroni 20 sta prendendo una svolta interessante. Secondo gli investigatori, poco prima dell’incendio ci sarebbe stato un picco di consumo di energia elettrica, un elemento che potrebbe pesare contro l’unico indagato per il disastro, Cosimo Ruberti. L’ipotesi del pm Antonio Pansa è che Ruberti e un altro artigiano abbiano utilizzato un flessibile senza valutare adeguatamente le condizioni del sottotetto, che era in legno stagionato, durante una delle giornate più calde dell’estate.

Su richiesta degli inquilini, il pm ha fatto istanza per eseguire una perizia sulle cause dell’incidente probatorio. Il giudice ha disposto che la perizia si svolga il 27 febbraio. Nonostante i consulenti potranno basarsi solo sulla relazione dei vigili del fuoco, questa perizia permetterà di cristallizzare la scena per un futuro processo.

L’ipotesi del reato è l’incendio colposo. Secondo i vigili del fuoco, escludendo altre possibili cause come una fuga di gas o un malfunzionamento dell’impianto elettrico, una fiammata potrebbe essersi sprigionata da un flessibile utilizzato per tagliare le travi in legno. Un attrezzo del genere è stato ritrovato tra il materiale carbonizzato, ancora attaccato a una presa.

Il fatto che sia stato consumato un picco di energia elettrica prima dell’incendio smentisce la versione di Ruberti, che aveva dichiarato di aver solo scaricato materiale quella mattina senza iniziare i lavori. L’impresario non ha ancora parlato con il pm.

L’appartamento rimane sotto sequestro e l’amministratore condominiale assicura che ciò non influirà negativamente sui tempi del cantiere per la sistemazione degli appartamenti danneggiati. I lavori sono stati affidati all’impresa Bonacorsi di Gandino e si prevede che possano essere completati entro tre mesi.

L’incendio ha causato danni non solo all’appartamento iniziale, ma anche al tetto del civico 28 e ad altri due appartamenti. L’amministratore si impegna a far rientrare le famiglie sfollate al più presto, sperando di poter terminare i lavori entro Pasqua o al massimo entro maggio.

L’indagine sul rogo di agosto è ancora in corso e la perizia in programma per il 27 febbraio potrebbe fornire ulteriori dettagli e conferme sulle cause dell’incendio.

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