La Polizia di Stato di Busto Arsizio ha compiuto un’importante operazione nel campo dello spaccio di droga. Grazie ad una indagine sullo spaccio nelle aree boschive, gli investigatori sono riusciti a risalire ai grossisti che gestivano grandi quantità di hashish e cocaina. Il gruppo criminale era composto da cittadini marocchini, italiani e albanesi, con a capo un nordafricano residente a Marnate. Sono state emesse diciassette ordinanze di custodia cautelare, nove persone sono finite in carcere e otto agli arresti domiciliari. Il gruppo era specializzato nel trasporto e nella vendita di cocaina, hashish e marijuana nella zona di Busto Arsizio e dei comuni della Valle Olona, ma operava anche in altre regioni come il Lazio, il Veneto, l’Umbria e l’Emilia Romagna. L’indagine è partita da due fratelli marocchini che si prestavano a trasportare droga per conto terzi. Durante le indagini, sono stati sequestrati 45 kg di hashish, 5 kg di marijuana e 200 g di cocaina. È emerso che le sostanze stupefacenti venivano chiamate con nomi come “pizze”, “baguette” e “miele” nelle conversazioni intercettate. Il capo dell’organizzazione risiedeva a Marnate e si avvaleva della collaborazione di complici italiani e albanesi. Inoltre, è stato sventato un tentativo di furto di 115 kg di hashish da parte del gruppo criminale, che aveva nascosto la droga in un garage di un condominio a Cesate. Gli abitanti del condominio hanno sospettato la presenza di ladri e hanno chiamato la polizia. Questa operazione ha permesso di smantellare una rete di spacciatori di droga di grosso calibro che operava su vasta scala.

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