È una questione che divide gli italiani: i limiti di velocità. C’è chi li rispetta e chi li ignora, chi li considera una garanzia di sicurezza e chi li vede come una trappola per fare cassa. E in mezzo a questa guerra, c’è un personaggio misterioso che ha deciso di prendere le parti degli automobilisti più indisciplinati: Fleximan, il giustiziere degli automobilisti.
Fleximan non si ferma davanti a nulla: armato di un flessibile, ha compiuto il suo tredicesimo colpo, distruggendo un autovelox a Villa del Conte, in provincia di Padova. Il suo obiettivo è chiaro: liberare le strade dai controlli elettronici che, secondo lui, limitano la libertà di guida e penalizzano i cittadini onesti.
L’opinione pubblica è divisa di fronte alle azioni di Fleximan. C’è chi lo ammira e lo sostiene, come dimostra lo striscione “pro Fleximan” sequestrato dalla Polizia Locale di Brugherio. E c’è invece chi lo condanna e lo insegue, come le forze dell’ordine che lo accusano di istigazione a delinquere e cercano di scoprire la sua identità.
Fleximan è un eroe o un criminale? Un paladino della giustizia o un nemico dello Stato? Un difensore dei diritti o un irresponsabile? Queste sono le domande che molti italiani si pongono, divisi tra l’ammirazione e la condanna per questo Robin Hood degli autovelox.