“Non cadere nella rete”: un incontro formativo sulla prevenzione del bullismo e del cyberbullismo si è tenuto martedì 23 gennaio presso l’ISIS Bernocchi. Gli studenti delle prime classi hanno partecipato a questa iniziativa organizzata dalla scuola, insieme agli agenti del Compartimento Polizia Postale per la Lombardia. L’evento si è svolto presso l’Istituto “A. Gentileschi” di Milano ed è stato rivolto agli studenti delle scuole superiori di secondo grado.

Durante l’incontro, i ragazzi sono stati informati sui pericoli della rete e sui vari tipi di reato che si possono commettere su internet. La legge 71 del 2017 permette ai minori di denunciare alla Polizia Postale senza coinvolgere necessariamente i genitori, poiché spesso può essere difficile parlare apertamente di questi argomenti con loro. Sono state affrontate tematiche come l’adescamento online e il grooming, ovvero le tecniche di manipolazione psicologica utilizzate da adulti malintenzionati, spesso dietro a profili falsi, per indurre i minori ad abbassare le proprie difese. Si è anche parlato di sexting e revenge-porn, ovvero la condivisione di materiale video e fotografico a contenuto sensibile, che espone al rischio di essere ricattati e offesi, magari proprio da persone in cui si credeva di poter confidare.

È importante sottolineare che la responsabilità degli atti di cyberbullismo non ricade solo sugli autori o su chi condivide per primo un contenuto offensivo. Ogni comportamento come l’inoltro, il commento o l’essere una cassa di risonanza rende complici, spesso in modo inconsapevole, e punibili penalmente.

Il titolo dell’incontro, “Non cadere nella rete”, è un monito per tutti i partecipanti. Tuttavia, il relatore ha voluto sottolineare che la parola “rete” ha anche un significato positivo, ovvero la rete di persone che ci sostiene. Nel caso in cui qualcuno diventasse vittima di bullismo o cyberbullismo, è importante non rimanere solo. Si è invitati a parlarne con un adulto, come un genitore, un insegnante o il referente dell’istituto per la tematica del bullismo. Bisogna ricordare che la scuola è in prima linea nella lotta contro questi fenomeni.

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