Dopo la visita di Soncino, Noemi di Segni, Presidente dell’Unione Comunità Ebraiche, è arrivata a Cremona su invito del Rotary. Nel salone del consiglio si è voluto ricordare la Giornata della Memoria grazie alla voce del violino della Shoah suonato dalla famosa violinista Alessandra Sonia Romano.
Durante l’evento, sono state consegnate due Medaglie d’Onore dal Prefetto Corrado Conforto Galli ai familiari di due persone deportate in Germania dopo l’8 settembre 1943.
La prima medaglia è stata assegnata alla memoria di Mario Gansi, classe 1922, che all’epoca era un aviere di leva. Venne trasferito nel 291° Rgt. Fanteria “Zara” che operava in Dalmazia con compiti di controllo della fascia costiera e della zona interna per la protezione delle vie di comunicazione. Dopo l’armistizio, fu arrestato e deportato in Germania. Dopo un viaggio in treno di due settimane in condizioni disumane, fu costretto ai lavori forzati per la rimozione delle macerie dei bombardamenti in un campo di lavoro vicino a Wuppertal, con il numero di matricola 159. Dopo la liberazione, ritornò alla sua famiglia nel settembre 1945. La medaglia d’onore è stata ritirata dal nipote Alessandro in memoria del nonno.
La seconda medaglia d’onore è stata assegnata alla memoria di Giovanni Battista Nigroni, classe 1924 di Ripalta Nuova. Fu chiamato alle armi a soli 19 anni e arruolato nel 132° Reggimento Artiglieria Semoventi a Rovereto (TN), dove fu arrestato il 9 settembre 1943. Deportato in Germania, fu internato in diversi campi di lavoro. Dopo diverse esperienze nei lager lungo il confine di guerra con gli americani, riuscì a fuggire verso Berlino e fu accolto in un centro di smistamento in attesa del rimpatrio nel settembre dello stesso anno. La medaglia d’onore è stata ritirata dalla nipote Elisa in memoria del nonno.
Questo evento ha permesso di ricordare e onorare le vittime della Shoah e di rendere omaggio a coloro che hanno vissuto e combattuto durante quel periodo oscuro della storia. La memoria di questi individui merita di essere preservata e tramandata alle future generazioni, affinché non si dimentichi mai quello che è accaduto e si continui a lottare per un mondo di pace e tolleranza.