Arrestato il sindacalista Gianfranco Bignamini

Il noto sindacalista Gianfranco Bignamini, di 68 anni, è stato arrestato e si trova attualmente in carcere a Piacenza. L’arresto è avvenuto a causa di un cumulo di condanne per diffamazione, che superano i quattro anni. I carabinieri hanno prelevato Bignamini dalla sede del sindacato Fisi a Codogno, suo paese natale, nella mattinata di venerdì 26 gennaio 2024 e lo hanno condotto in casa circondariale.

Nonostante l’arresto, è importante ricordare le grandi battaglie e vittorie sindacali portate avanti da Bignamini nel corso degli anni. Figlio di partigiani e tra i fondatori del Partito Comunista nel Lodigiano, il sindacalista ha celebrato di recente i cinquant’anni di attività sindacale. In particolare, si è distinto nel campo della sanità, soprattutto durante il periodo della pandemia da Covid-19, in favore di medici e infermieri. Proprio giovedì scorso, ha ottenuto una vittoria sindacale in Appello riguardo ai tempi di vestizione dei lavoratori della Stella Bianca a Ossago Lodigiano.

Tuttavia, le battaglie sindacali non sono state esenti da aspre polemiche e scontri. Bignamini ha avuto divergenze sia con la Asst di Lodi che con le forze dell’ordine nel corso degli anni. Un episodio di tensione si è verificato durante una protesta davanti alla Prefettura di Lodi, quando il sindacalista avrebbe sferrato un calcio a un agente di polizia.

Questi scontri hanno portato a diverse condanne in Tribunale per Bignamini, con una pena complessiva che supera i quattro anni. È proprio per questo motivo che è stato arrestato e si trova ora nel carcere di Piacenza. Tuttavia, considerando anche le sue condizioni di salute non ottimali, dovute a una malattia che lo costringe a camminare con l’aiuto di un bastone da tempo, è possibile che il magistrato di sorveglianza possa decidere per la sua scarcerazione nei prossimi giorni.

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