La storia di Calogero Marrone, un eroe dimenticato, viene finalmente raccontata nel libro di Franco Giannantoni e Ibio Paolucci. Marrone, nato a Favara nel maggio del 1889, si trasferì a Varese nel 1931 e divenne capo dell’Ufficio anagrafe del comune. Durante la Seconda guerra mondiale, Marrone fornì documenti falsi a ebrei e antifascisti per aiutarli a mettersi in salvo. Questa sua azione di coraggio e umanità gli costò molto caro: fu arrestato dai nazisti il 7 gennaio del 1944 e trascorse diversi mesi in vari carceri, tra cui il carcere di Varese, il carcere di San Donnino a Como e il carcere di San Vittore a Milano. Infine, fu deportato al campo di transito di Bolzano-Gries e successivamente al lager di Dachau, dove morì di stenti nel febbraio del 1945.

Il libro “Un eroe dimenticato” ricostruisce la figura di Calogero Marrone senza retorica, evidenziando la sua sobrietà e il suo impegno antifascista. Vengono anche esplorati due interrogativi fondamentali: chi tradì Marrone e perché non fuggì in Svizzera nonostante l’avviso di un canonico della Basilica di San Vittore. Il figlio di Marrone, Domenico, ipotizza che suo padre abbia scelto di rimanere per non mettere a rischio la sua famiglia, dimostrando così il suo amore e rispetto per loro.

Il libro non si limita a raccontare la storia di Marrone, ma offre anche una fedele ricostruzione storica della Varese durante l’occupazione tedesca. Vengono descritti destini importanti di altri personaggi, come Alfredo Brusa Pasqué, Sergio e Santina Broggi, Renato Morandi, Gianfranco Maris, Salvatore di Benedetto, Alfonso e Maria Montuoro. Viene inoltre menzionato un altro “giusto”, Raffaele Gibilisco, un barbiere di Lavena Ponte Tresa che aiutava gli ebrei a sfuggire al confine. Gibilisco fu arrestato e deportato a Mauthausen, dove morì nel marzo del 1945.

Franco Giannantoni suggerisce che la città di Varese dovrebbe rendere omaggio a Calogero Marrone intitolando una strada a lui e cancellando il nome del prete Reginaldo Giuliani, che collaborò con il fascismo. È giusto che l’eroismo di Marrone venga ricordato e onorato, perché la sua storia rappresenta un esempio di coraggio e umanità in un periodo buio della storia italiana.

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