Fuorilegge. Veneto a mano armata è una docuserie che racconta la storia dell’avvocato Enrico Vandelli e il suo coinvolgimento con la banda di Felice Maniero, il boss della Mala del Brenta. Divisa in tre episodi, la serie si svolge durante gli anni di piombo e gli anni ’90, mostrando le tensioni politico-sociali dell’epoca e i movimenti segreti della criminalità organizzata.

Enrico Vandelli, nato nel 1950 a Padova, cresce durante il boom economico del dopoguerra. La sua vita cambia quando negli anni ’90 entra in contatto con Felice Maniero e diventa il suo avvocato difensore. Tra i due nasce un’amicizia che va oltre il rapporto lavorativo, portando Vandelli ad essere coinvolto nelle trame di uno degli uomini più pericolosi d’Italia.

La vita di Felice Maniero è strettamente legata alla città di Brescia e alla zona del lago di Garda. Nel 1987, dopo essere fuggito dal carcere di massima sicurezza di Fossombrone, Maniero trova rifugio in un appartamento a Brescia, utilizzato come base logistica per le sue incursioni sulla riva del Brenta e per procurarsi esplosivi. Negli anni ’87 e ’88, nella casa di Brescia, passano circa cinquanta chili di esplosivo, forniti dagli amici di Francis Turatello.

Successivamente, Maniero utilizza Brescia come canale di approvvigionamento di droga. Tra il ’90 e il ’92, la provincia di Brescia diventa uno dei punti di ingresso per la cocaina proveniente dalla Colombia, grazie a un impresario edile della Bassa che aveva contatti con un trafficante latitante. Maniero sfrutta appieno questa fonte di approvvigionamento quando i canali tradizionali non sono sufficienti.

Anni dopo, Maniero torna a vivere a Brescia come pentito, stabilendosi in una villa nella zona di Mompiano insieme alle sue figlie, la compagna e una piccola azienda.

La docuserie Fuorilegge. Veneto a mano armata, in onda su Sky Documentaries e in streaming su Now, racconta in modo avvincente la storia di Enrico Vandelli e la sua relazione con Felice Maniero, offrendo uno sguardo approfondito sulle tensioni politiche e sociali dell’epoca e sulle attività della criminalità organizzata.

La serie rappresenta un’opportunità per conoscere da vicino uno dei periodi più turbolenti della storia italiana e per riflettere sulle conseguenze delle scelte individuali in un contesto di criminalità e corruzione.

(Fonte: Corriere Brescia)

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