Il dramma che ha colpito la famiglia Rota ha lasciato tutti senza parole. Angelo Rota, fratello della vittima, afferma di non essere a conoscenza dei problemi esistenziali di sua cognata, se non quelli legati al lavoro. Non riesce ancora a capacitarsi di quanto accaduto e definisce la situazione un dramma inaudito.

Quando è stato contattato dai carabinieri giovedì notte, Angelo non poteva credere a quello che gli stavano dicendo. Si è chiesto come fosse possibile che una tragedia del genere si fosse consumata all’interno delle mura domestiche, per mano di chi suo fratello amava. Diego Rota, infatti, era un imprenditore stimato e amato da tutti.

Diego Rota aveva sempre lavorato come falegname e in seguito era diventato titolare della sua impresa individuale, di cui era estremamente orgoglioso. Era un perfezionista e una persona dinamica, le sue conoscenze e abilità nel settore gli permettevano di capire le esigenze dei clienti e realizzare mobili su misura.

Diego aveva anche una sorella, Vanessa, che vive a Seriate. Nonostante si fosse trasferito a Brusaporto molti anni fa, era ancora conosciuto e apprezzato nel paese. Angelo racconta di come lui e sua cognata si fossero incontrati solo la settimana precedente al tragico evento, in un clima di grande serenità e cordialità. La famiglia aveva appena trascorso una vacanza a Sharm el Sheikh per compensare quelle non fatte ad agosto.

Angelo non sa cosa abbia portato Caryl a compiere un gesto così drammatico. Sapeva solo dei problemi che aveva avuto nel suo lavoro al chiosco del Parco Suardi di Bergamo. Nonostante tutto, nulla lasciava presagire quello che poi è successo. Ora la famiglia Rota si trova a fare i conti con questa terribile tragedia, che ha portato via la vita di un uomo amato e rispettato da tutti.

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