La Corte dei Conti ha emesso una sentenza che condanna un imprenditore bresciano a versare oltre 2,1 milioni di euro all’Erario. Si tratta di un caso di truffa ai danni dello Stato, in cui l’amministratore di un’azienda ha dirottato fondi pubblici verso società estere anziché utilizzarli per il potenziamento aziendale, come richiesto dalla legge. L’azienda coinvolta è la Nuova Metalcavi srl, con sede a Verona, che è riuscita a ottenere un finanziamento commerciale di tre milioni di euro garantito al 75% da una fideiussione statale. Tuttavia, anziché utilizzare i soldi per scopi legittimi, l’amministratore li ha dirottati verso conti correnti all’estero, rendendoli non tracciabili. L’imprenditore è stato dichiarato colpevole di aver incassato illegalmente i finanziamenti e di averli dirottati verso società estere. La Corte dei Conti ha condannato l’amministratore al pagamento di oltre 2 milioni di euro all’Erario, mentre la responsabilità della banca è stata esclusa. Si tratta di un caso di maxi raggiro allo Stato che dimostra l’importanza di una corretta gestione dei fondi pubblici e di un controllo accurato sulle attività delle imprese.