La presenza dei cinghiali si sta diffondendo sempre di più in diverse zone della provincia di Brescia, arrivando addirittura alle porte dei centri abitati. Gli ultimi avvistamenti sono avvenuti a Gavardo e Padenghe, suscitando preoccupazione tra la popolazione.

A Gavardo, in località Soprazocco, è stato avvistato un gruppo di una decina di cinghiali che scorrazzavano in un campo vicino a una cava. Questo evento ha sorpreso i cittadini del posto, poiché è la prima volta che si osservano cinghiali in questa zona. Situazioni simili si sono verificate anche a Carzago di Calvagese, dove i cinghiali hanno causato incidenti stradali senza conseguenze per le persone coinvolte.

Gli avvistamenti di cinghiali si sono estesi anche nel territorio che va da Padenghe a Soiano e Polpenazze, così come nella zona di Franciacorta. Sono stati registrati video amatoriali dei cinghiali tra i vigneti o nelle vicinanze di pattuglie dei carabinieri intervenute per evitare incidenti a Provaglio d’Iseo.

La presenza dei cinghiali si è estesa anche a Gavardo, soprattutto nella frazione di Rampeniga, e a Muscoline e Limone. Nella zona delle Fornaci di Gavardo, tra le cave del Budellone, ormai è pieno di cinghiali. Questi animali distruggono vigneti, campi di mais e scavano alla ricerca di bulbi e radici. Le carcasse dei cinghiali sono state trovate anche lungo la 45bis, dimostrando che non ci sono confini che trattengano questi animali.

La situazione non è limitata solo alla provincia di Brescia, ma si estende anche all’Alto Garda, come a Tremosine e Gargnano. In questo contesto, sono in corso controlli per prevenire l’arrivo della peste suina africana nella provincia di Brescia. Al momento, i risultati sono negativi, ma è importante continuare a monitorare la situazione.

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