La tragedia avvenuta giovedì a Martinengo ha sconvolto l’intera comunità. Caryl Menghetti, 45 anni, ha ucciso a coltellate il marito Diego Rota, 55, in una sequenza di eventi che si sono susseguiti rapidamente. Tutto è iniziato alle 9.15 fuori dalla loro casa, quando i vicini hanno dato l’allarme e hanno chiamato i carabinieri e un’automedica. La moglie era completamente fuori di sé e aveva manifestato l’intenzione di uccidere il marito. La situazione era così grave che si temeva di dover ricorrere alla sedazione, ma grazie al dialogo con il personale sanitario e la presenza dei genitori, la donna si è calmata. È stata quindi trasportata in ambulanza al pronto soccorso di Treviglio, dove ha continuato a manifestare propositi estremi nei confronti del marito. La donna credeva che Diego facesse parte di una rete mondiale che prende di mira i bambini, e sentiva di dover porre fine a questa situazione il prima possibile. Dopo qualche ora di osservazione, è stata dimessa con un trattamento farmacologico. Purtroppo, poche ore dopo, è avvenuta la tragedia. Alle 23.30, Caryl ha preso un coltello da cucina e ha colpito il marito. Ora i carabinieri stanno cercando di fare luce su questo epilogo tragico. L’Asst Bergamo Ovest, a cui fa capo l’ospedale, ha preferito non rilasciare commenti a causa delle indagini in corso. Questa tragedia ha scosso profondamente la comunità di Martinengo, che è ancora sotto shock per quanto accaduto.

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