Il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, ha annunciato il suo piano per l’installazione di autovelox non solo sulla strada Napoleona, ma anche su altre vie della città. Tra le ipotesi ci sono la tangenziale, Canturina, Varesina e Bellinzona. In diverse occasioni, il sindaco ha ribadito che non sarà mai introdotto il limite di 30 km/h a Como, come a Bologna. Tuttavia, ha precisato che saranno installati autovelox con limite di 50 km/h. Rapinese ha dichiarato di voler installare gli autovelox “a breve” e ora tutto dipende dall’approvazione della Prefettura, che dovrà esprimersi sul sistema di regolazione della velocità. Il sindaco ha spiegato che ci sono strade a Como che sembrano la pista di Monza e che è necessario l’ok della Prefettura e della Polizia stradale per poter installare gli autovelox. Ha anche sottolineato che se dovesse scegliere tra sua figlia che torna a casa senza patente e sua figlia che non torna affatto, sceglierebbe senza patente, quindi è favorevole all’installazione degli autovelox. In risposta alle accuse di fare cassa con gli autovelox, Rapinese ha affermato che gli impianti sono segnalati e che chi riceve multe lo fa perché vuole donare soldi ai comuni. Il sindaco si è dichiarato contrario alle zone 30 “allargate” come a Bologna o a Milano, definendole una follia e sostenendo che si debba sempre rispettare la norma. Ha sottolineato che gli autovelox sono autorizzati dalla Prefettura e dalla Stradale in zone pericolose e che per le zone 30 servono motivazioni precise.

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