27 gennaio 2024
Nonostante il divieto del Viminale, l’odio rosso vuole manifestare anche nel Giorno della Memoria. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha vietato le manifestazioni di oggi, sabato 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria. Tuttavia, diverse città italiane sono state teatro di cortei e presidi.
Milano è stata l’epicentro della tensione, con un presidio all’Università statale di Milano che si è svolto proprio durante la cerimonia di conferimento della laurea honoris causa a Liliana Segre. Nonostante sia una sopravvissuta alla Shoah, l’odio rosso non si è fermato davanti a lei, con slogan, accuse a Israele sull'”olocausto sionista” e un fango gettato sul Giorno della Memoria. La situazione è stata tesa anche con gli agenti.
Successivamente, sempre a Milano, si sono verificati episodi più gravi in viale Padova, nei pressi di piazzale Loreto, dove diversi manifestanti si sono riuniti nonostante il divieto ai cortei, invocando il loro diritto di manifestare. I pro-Palestina hanno tentato di negoziare con le forze dell’ordine, mentre cori di insulti e scherno contro gli agenti e contro Israele risuonavano nell’aria. Ciò ha portato a un’aggressione alla polizia, che ha risposto. I manifestanti hanno cercato di forzare il blocco, arrivando allo scontro con gli agenti. Nonostante tutto, il corteo è rimasto bloccato in un contesto di crescente tensione. Durante gli scontri, un manifestante è stato ferito e ha riportato un taglio sul sopracciglio. Alcuni contestatori sono stati allontanati con l’uso delle manganellate, dopo aver lanciato bottiglie d’acqua e petardi agli agenti. Questi ultimi sono riusciti comunque a respingere il corteo, che ha fatto dietrofront rinunciando a percorrere via Padova verso la Martesana e tornando verso piazzale Loreto.
In conclusione, nonostante il divieto imposto dal ministro dell’Interno, diverse città italiane sono state teatro di manifestazioni nel Giorno della Memoria. La tensione è stata particolarmente alta a Milano, con episodi di aggressione alla polizia e scontri tra manifestanti e agenti. È importante riflettere su come l’odio e la violenza possano ancora trovare spazio anche in una giornata dedicata a ricordare le vittime dell’Olocausto.