Le indagini sull’auto pirata che ha causato la morte di Agostino Gualdi, 65 anni di Giussano, continuano a distanza di due mesi dall’incidente a Verano. La famiglia della vittima ha lanciato un nuovo appello e ha chiesto l’aiuto di un pool di esperti dell’associazione italiana Vittime omicidio stradale.
Dopo due mesi di indagini, l’auto pirata che ha travolto e ucciso Agostino Gualdi non è ancora stata trovata. La famiglia della vittima ha deciso di lanciare un nuovo appello e ha cercato il supporto dell’associazione italiana Vittime omicidio stradale. La ricerca si concentra ora su quattro giovani che, il 3 dicembre, hanno seguito il cane di Gualdi, un labrador, fuggito dopo l’incidente. La famiglia ha chiesto anche l’aiuto di questi ragazzi per determinare meglio l’arco temporale degli eventi di quel giorno.
Lavorando su più fronti, si spera di avvicinarsi all’uomo a bordo dell’auto scura che ha causato l’incidente. Dopo aver travolto Agostino Gualdi, l’individuo si è fermato, ha visto il corpo della vittima a terra e poi è fuggito senza lasciare tracce. La famiglia della vittima ha lanciato un appello sui social per rintracciare i quattro ragazzi che hanno seguito il cane dopo l’incidente, al fine di ottenere informazioni utili alle indagini.
Maria Grazia Sposari, compagna di Agostino, è convinta che questi ragazzi possano fornire un aiuto prezioso alle indagini, anche se potrebbero non essere consapevoli di aver visto qualcosa di rilevante. La donna invita il responsabile a costituirsi, sottolineando che il cerchio si sta stringendo e che presentandosi spontaneamente potrebbe alleggerire la sua posizione giudiziaria.
La ricerca dell’auto pirata che ha causato la morte di Agostino Gualdi continua, con la speranza che l’appello sui social possa portare alla scoperta di nuovi dettagli e alla giustizia per la vittima. La famiglia si affida all’associazione Vittime omicidio stradale e spera che i quattro ragazzi che hanno seguito il cane possano fornire informazioni utili alle indagini.