Aria inquinata anche in provincia di Lodi. Le ultime rilevazioni sulle polveri sottili, PM10, hanno evidenziato livelli di smog preoccupanti. Per cercare di limitare l’inquinamento atmosferico, a partire da oggi, martedì 30 gennaio 2024, entrano in vigore le misure temporanee di primo livello nel Lodigiano. Vediamo quali sono queste limitazioni e per quanto tempo saranno in vigore.
Anche la provincia di Lodi è alle prese con l’inquinamento atmosferico. Domenica scorsa, 28 gennaio 2024, nelle province di Monza e Cremona è stato registrato il settimo giorno consecutivo di superamento delle concentrazioni di PM10. Pertanto, considerando anche le previsioni meteorologiche per i prossimi giorni, a partire da martedì 30 gennaio 2024, saranno attivate le misure temporanee di secondo livello.
Ma la situazione non è migliore nemmeno nelle province di Milano, Bergamo e Pavia, dove sono stati superati rispettivamente il sesto e il quinto giorno consecutivo di superamento delle concentrazioni di PM10. Anche a Lodi, si è raggiunto il quinto giorno di superamento della soglia limite.
Le stazioni di rilevamento in provincia di Lodi hanno riscontrato criticità. Le stazioni di Lodi via Vignati, San Rocco al Porto e Codogno hanno superato la soglia dei 50 µg/m³. Altre stazioni hanno registrato valori appena al di sotto di questa soglia.
Per questo motivo, da oggi, martedì 30 gennaio 2024, sono stati attivati i divieti relativi alle misure temporanee di primo livello.
Vediamo quindi quali limitazioni saranno applicate in provincia di Lodi e per quanto tempo. Nei comuni con più di 30mila abitanti delle province coinvolte, sarà vietata la circolazione dei veicoli Euro 0 e 1 di qualsiasi alimentazione e dei veicoli Diesel Euro 2, 3 e 4, tutti i giorni dalle 7:30 alle 19:30. Queste limitazioni si applicano anche nei giorni di sabato e domenica e coinvolgono anche i veicoli Euro 4 diesel commerciali con FAP e gli Euro 0 e 1 a GPL e metano.
Anche gli autoveicoli che hanno aderito a MoVe-In sono soggetti alle limitazioni temporanee della circolazione come gli altri veicoli inquinanti, fino alla loro disattivazione.
In tutti i comuni delle province coinvolte, è vietato accendere fuochi all’aperto e fare combustioni. Per quanto riguarda il riscaldamento, è vietato mantenere temperature superiori a 19°C nelle abitazioni e nei negozi, utilizzare generatori a legna per il riscaldamento domestico (se si dispone di un impianto alternativo) di classe emissiva fino a 3 stelle compresa (I° livello).
È inoltre vietato spandere gli effluenti di allevamento, le acque reflue, i digestati, i fertilizzanti e i fanghi di depurazione, salvo iniezione e interramento immediato.
Non c’è una data precisa per la fine di queste limitazioni. Per rimuoverle, sono necessari due giorni consecutivi in cui la concentrazione di PM10 sia al di sotto del limite. Dipenderà quindi dalle rilevazioni quotidiane sullo smog effettuate dalle stazioni in provincia di Pavia. Le condizioni meteo attuali non aiutano, infatti, senza pioggia e vento le polveri sottili e i divieti restano in vigore.