I funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e i militari della Guardia di Finanza hanno effettuato un controllo su un viaggiatore italiano a bordo di un treno proveniente dalla Svizzera. Nonostante il viaggiatore avesse dichiarato di non avere nulla, i controllori hanno deciso di approfondire gli accertamenti. Nel suo bagaglio è stato trovato uno scatolone contenente circa quattordici chili di perle coltivate, sia confezionate in matasse di fili, sia sfuse in sacchetti, prive di documentazione commerciale. Successivamente, il viaggiatore ha inviato una fattura, ma il valore dichiarato non era congruo rispetto al carico sequestrato. Dopo un’analisi gemmologica, è emerso che le perle sequestrate erano di alta qualità e avevano un valore commerciale di 143.000 euro. Di conseguenza, il viaggiatore è stato denunciato per contrabbando e evasione di IVA all’importazione, e l’intera partita di merce è stata sequestrata. Le indagini sono ancora in corso e l’indagato è presunto innocente fino alla definizione del procedimento. Questa operazione fa parte delle attività di prevenzione svolte presso i valichi di confine per contrastare il contrabbando di prodotti di lusso.