Il risotto alla Giubiana è una prelibatezza culinaria molto amata nella tradizione di Cantù. Durante la serata di giovedì, gli alpini della città hanno deciso di preparare questo piatto speciale da offrire ai partecipanti al rogo della Giubiana, che si è tenuto in piazza Garibaldi. Tuttavia, quello che doveva essere un momento di condivisione e festa si è trasformato in un episodio incredibile di furto.

A raccontare l’accaduto è stato il capogruppo degli Alpini, Settimo Moro, visibilmente deluso e amareggiato: “I figuranti del corteo della Giubiana non hanno mai avuto occasione di assaggiare il nostro risotto. Così giovedì scorso abbiamo deciso di riservarne loro una piccola pentola, che abbiamo messo da parte una volta preparata. Quando sono arrivati e siamo andati a recuperarla, purtroppo abbiamo scoperto che ci era stata rubata”.

È difficile immaginare che qualcuno possa rubare il cibo preparato con tanto amore e dedizione dagli alpini di Cantù. Il risotto alla Giubiana è una specialità che richiede tempo e attenzione, e il gesto di rubarlo è davvero deplorevole. Gli alpini, infatti, avevano deciso di riservare una porzione per i figuranti del corteo, come segno di gratitudine per la loro partecipazione e impegno.

La notizia del furto ha suscitato indignazione e sconcerto nella comunità di Cantù. In molti si sono chiesti come sia possibile che qualcuno possa arrivare a tanto, rubando il cibo destinato a un evento tradizionale e condiviso da tutti. Gli alpini sono un simbolo di solidarietà e generosità, e il loro gesto di preparare il risotto alla Giubiana era un modo per esprimere queste virtù.

Nonostante il furto, gli alpini di Cantù non si sono lasciati abbattere e hanno comunque distribuito il risotto rimanente ai presenti. Hanno dimostrato una grande forza d’animo, mettendo da parte la rabbia e la delusione per concentrarsi sulla condivisione e sull’amore per la loro tradizione.

Speriamo che questo episodio sia solo un incidente isolato e che non si ripeta in futuro. Il risotto alla Giubiana è un piatto che merita di essere gustato da tutti, senza alcuna forma di furto o egoismo. Continuiamo a valorizzare le tradizioni e a promuovere la solidarietà, perché solo così potremo preservare l’autentica essenza di Cantù e delle sue festività.

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