La presenza della criminalità organizzata nel territorio della provincia di Lecco è un fenomeno tutt’altro che sporadico, come dimostrano i dati forniti dalla Prefettura. Nel corso dell’anno scorso sono stati emessi 12 provvedimenti interdittivi nei confronti di imprese infiltrate dalla criminalità organizzata, mentre negli ultimi tre anni sono state chiuse complessivamente 28 attività nella provincia.

Questi numeri evidenziano come la criminalità organizzata abbia radici profonde nel tessuto economico della zona. Secondo il report della Prefettura, la provincia di Lecco è attrattiva per la criminalità organizzata a causa del suo tessuto economico, che permette un progressivo radicamento delle attività illecite. Non si tratta solo di infiltrazioni nel mondo imprenditoriale, ma di una minaccia sempre più impegnativa. Nel territorio lecchese sono presenti diversi soggetti con affiliamenti e collegamenti con importanti organizzazioni criminali del sud Italia, in particolare con la ‘ndrangheta.

Tra i fenomeni criminali più rilevanti, come evidenziato anche dalle recenti operazioni delle forze di polizia, vi sono le attività illecite di tipo economico e finanziario. I membri della criminalità organizzata avviano attività imprenditoriali, sia reali che fittizie, nel territorio lecchese, sfruttando un notevole flusso di liquidità che viene facilmente immesso nell’economia reale.

Da segnalare che lo scorso anno è stato confiscato un immobile alla criminalità organizzata e destinato al Comune di Osnago. Si tratta di una villetta situata in via delle Betulle, che sarà utilizzata per scopi sociali.

La lotta alla criminalità organizzata è una sfida complessa e costante per le istituzioni. È necessario continuare a monitorare attentamente il territorio, individuando e contrastando le infiltrazioni delle organizzazioni criminali nel tessuto economico e sociale della provincia di Lecco. Solo così sarà possibile garantire la sicurezza e il benessere della comunità.

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