Brescia. Un’importante somma di denaro, oltre 450mila euro, è stata guadagnata dalla vendita di anabolizzanti ottenuti attraverso ricettari e timbri rubati negli ospedali. Il sostituto procuratore di Brescia, Claudia Moregola, ha richiesto otto anni di carcere per le persone coinvolte nel presunto traffico di farmaci gestito da una coppia di fidanzati residenti sul lago di Garda. Secondo l’accusa, tra il 2014 e il 2017, i due avrebbero gestito la vendita di sostanze dopanti a sportivi che praticano il body building. Sono sette gli imputati per i quali il pm ha richiesto pene che vanno da un anno e tre mesi a nove anni di carcere. La condanna più pesante è stata richiesta per Massimiliano Tocco, un uomo di 46 anni di Muscoline (Brescia), accusato di associazione per delinquere finalizzata al falso, alla ricettazione e alla somministrazione di sostanze dopanti. L’uomo ha ammesso di aver rubato ricettari e timbri negli ospedali di Bergamo, Seriate e Gavardo e di averli utilizzati per procurarsi medicinali per curare la sua cardiopatia. Solo successivamente, su consiglio di un amico, avrebbe realizzato che poteva trarre profitto dalla vendita di anabolizzanti. L’avvocato di Tocco ha chiesto che venga eliminata l’accusa di associazione per delinquere. È stata richiesta anche la confisca dei proventi derivati dalla vendita degli anabolizzanti, pari a 451mila euro. È stata richiesta una pena di sei anni e sei mesi per la compagna di Tocco, Katiusha Ghirardi, che avrebbe compilato ricette false e successivamente ritirato e venduto i farmaci. La coppia avrebbe agito contro diverse farmacie del Bresciano: Prevalle, Soprazzocco, Vallio, Paitone e Pozzolengo. La pubblica accusa ha inoltre richiesto un anno e otto mesi di carcere per Donato Tocco, il padre di Massimiliano, per falso; un anno e tre mesi per Vincenzo Catapano (per favoreggiamento) e Domenico Lombardo (per falso); due anni per Gianluca Zambrella e tre per Milda Verseckaite (per trasferimento fraudolento di beni) e un anno e otto mesi per Gianluca Zambrella (per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina). Invece, El Hadi Bouazza è stato assolto per prescrizione. La sentenza sarà emessa il prossimo 12 marzo.

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