Alfonso Cocciolo, docente dell’ITET Maggiolini di Parabiago ed ex consigliere comunale di Legnano, è stato condannato a 8 anni, tre mesi e 15 giorni di reclusione e al pagamento di 14mila euro di multa. È stato accusato di corruzione, usura e abuso d’ufficio. Il processo si è svolto davanti al Tribunale di Busto Arsizio e ha coinvolto anche altri sette imputati. Cocciolo è stato dichiarato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e incapace di contrattare con la pubblica amministrazione. È stata anche ordinata la confisca di denaro e beni per un importo pari agli interessi usurari.

La Procura di Busto Arsizio aveva richiesto una condanna di otto anni e nove mesi di reclusione e una multa di 13.500 euro per Cocciolo. Il pubblico ministero Ciro Caramore ha sottolineato l’atteggiamento spregiudicato e persistente di Cocciolo nel perseguire scopi di lucro attraverso attività usuraria e le gravi modalità di corruzione e abuso d’ufficio. Ha parlato anche di prostituzione del ruolo pubblico e di tradimento del ruolo di educatore da parte di Cocciolo.

Il legale di Cocciolo, l’avvocato Roberto Grittini, ha invece chiesto l’assoluzione e ha respinto le accuse di vicinanza agli ambienti mafiosi. Ha criticato le indagini, sostenendo che sono state influenzate dalle pressioni esercitate dalla Guardia di Finanza, e ha sottolineato la chiave politica delle accuse mosse contro l’imputato.

La difesa di Cocciolo ha cercato di smontare uno per uno i capi di imputazione. Ha messo in dubbio la credibilità delle dichiarazioni dei presunti usurati e ha sottolineato l’assenza di elementi che potessero dimostrare le violazioni commesse da Cocciolo negli appalti truccati al Maggiolini. Tuttavia, il Tribunale di Busto Arsizio ha emesso la sentenza di primo grado e è probabile che l’imputato presenterà un appello.

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