Alta tensione nella casa circondariale di Busto Arsizio, in Lombardia, il sabato 3 febbraio. Due detenuti stranieri, assegnati in una sezione chiusa, hanno causato gravi danni utilizzando bastoni rudimentali e un idrante. Hanno minacciato per più di un’ora di uccidere chiunque entrasse. Solo nel pomeriggio l’emergenza è stata risolta grazie all’intervento del personale di polizia penitenziaria. Uno dei due detenuti avrebbe dovuto scontare una pena particolare, ma gli è stata revocata ad inizio gennaio. Il sindacato autonomo della polizia penitenziaria annuncia forme di protesta finché l’amministrazione non risolverà il problema. Il sindacalista denuncia la situazione insostenibile delle carceri lombarde e critica l’inazione delle autorità competenti. La situazione penitenziaria è sempre più critica, con numerose aggressioni al personale di polizia penitenziaria. Il sindacato chiede l’espulsione dei detenuti stranieri e la riapertura degli ospedali psichiatrici giudiziari. Serve maggiore tecnologia e investimenti per garantire ordine e sicurezza. Il sindacato fa appello al sottosegretario alla giustizia per un incontro urgente e per l’attuazione di provvedimenti efficaci per ripristinare l’ordine e la sicurezza nelle carceri.