Villa Bagatti Valsecchi a Varedo rimarrà di proprietà della fondazione La Versiera 1718, della quale il Comune è l’unico socio. Il Tribunale di Monza, sezione civile, ha respinto la richiesta dell’Amministrazione comunale di annullare gli atti relativi alla compravendita della dimora storica.

L’assessore agli Affari Legali, Matteo Figini, insieme alla Giunta, ha commentato la sentenza affermando che se fosse stata positiva, avrebbe avuto conseguenze pesanti per la Villa. Tuttavia, sembra che ci siano presupposti per un ricorso in appello fondato che potrebbe riformare la sentenza di primo grado, quindi si sta valutando come procedere.

L’assessore ha sottolineato che la sentenza non cambia nulla nei rapporti con la fondazione e che si continuerà a lavorare per una soluzione che tuteli il patrimonio culturale e le esigenze di bilancio per i beni e i servizi da garantire alla cittadinanza.

Questa sentenza aggiunge un altro capitolo alla complessa vicenda legale che coinvolge il complesso immobiliare da oltre dieci anni. Secondo il sindaco Filippo Vergani, la richiesta di nullità degli atti era un obbligo per adempiere a una delibera della Corte dei Conti che nel 2013 aveva messo in discussione l’operazione finanziaria. Secondo la Corte dei Conti, il Comune si sarebbe esposto come garante nella compravendita, aggirando i vincoli di finanza pubblica. La villa era stata acquistata dalla fondazione La Versiera, che aveva ottenuto un finanziamento di 6,5 milioni dalla banca.

Nel 2020, il Comune ha avviato il procedimento di nullità degli atti per riallineare il dato giuridico a quello finanziario. Secondo il Tribunale, il Comune si era già conformato nel 2014 alle prescrizioni della Corte dei Conti sul piano contabile. Inoltre, il giudice ha specificato che la Legge di Stabilità del 2012 invocata dal Comune non può essere applicata al contratto oggetto del contenzioso, in quanto entrata in vigore successivamente alla stipula dell’atto di compravendita di Villa Bagatti. Quindi, il giudice ha respinto la richiesta del Comune.

La fondazione La Versiera 1718 commenterà la sentenza in seguito, dopo aver esaminato attentamente il responso del giudice. Nel frattempo, la dimora storica con il suo vasto parco è pronta a riaprire al pubblico a metà aprile per ospitare un evento del FuoriSalone.

Mariano Delle Cave, ex presidente della fondazione La Versiera 1718, che è stato in carica fino a luglio 2022, spera che il Comune prenda in considerazione l’idea di prendersi in carico Villa Bagatti. Ha sottolineato che il Comune avrebbe potuto rimodulare gli strumenti finanziari con la banca e i rapporti con la fondazione, come suggerito dalla Corte dei Conti. Delle Cave spera che la questione venga risolta senza ulteriori impugnazioni da parte del Comune e che si valuti l’importanza di rivedere i rapporti giuridici con la banca e con la fondazione, come indicato dalla Corte dei Conti.

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