Indagine in corso per tentato omicidio a Varese: un grave fatto accaduto lunedì mattina all’Enaip sta attirando l’attenzione della Squadra Mobile. Al momento dell’ingresso, l’ipotesi di lesioni gravi o gravissime viene superata e si ipotizza un tentativo di omicidio. La Questura sta ancora accertando il movente, ma i primi rilievi e le prime testimonianze indicano che l’azione era volontaria e mirava a uccidere.

Le accuse sono rivolte a un minore, un soggetto fragile che richiede delicatezza nel trattare il caso. Tuttavia, le accuse sono pesanti. La coordinatrice della scuola professionale, incaricata di gestire l’area più problematica dell’istituto, è stata colpita con tre coltellate. Quest’area si occupa di studenti con disagi psico-fisici che seguono programmi specifici per il futuro inserimento lavorativo.

Il ragazzo di 17 anni, italiano, stava tornando da uno stage formativo quando è avvenuto l’attacco. La polizia è intervenuta, è stato trovato un coltello a terra e la donna è stata soccorsa e portata in codice giallo al pronto soccorso del Circolo, dove è stata operata nel pomeriggio. Fortunatamente, è fuori pericolo, ma ha subito un intervento chirurgico per ridurre le ferite penetranti causate dalle coltellate alla schiena, sul dorso e in area polmonare.

Resta da capire il motivo di questo gesto, forse da analizzare nel contesto familiare e nella vita di un ragazzo con problemi che si è tradotto in un atto di grave violenza contro una professoressa che lo conosceva bene, come confermano le colleghe fuori dalla scuola, sconvolte per quanto accaduto.

Il ragazzo è stato arrestato per tentato omicidio dopo le prime indagini e l’interrogatorio di alcuni testimoni. È stato condotto in un istituto penale per minorenni. La Questura di Varese conferma che sono in corso approfondimenti sul movente da parte degli investigatori.

Sul luogo del crimine sono rimaste per molto tempo le telecamere dei telegiornali e i giornalisti che hanno posto domande inutili agli studenti. Comprensibilmente, gli studenti hanno risposto in modo deciso e piccato: “Non parliamo con i giornalisti”.

Rimane un vuoto causato da questo gesto che ha mandato all’ospedale un’insegnante conosciuta ed esperta, una delle figure di riferimento dell’istituto. Gli studenti e i colleghi professori le augurano una pronta guarigione.

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