La violenza contro gli insegnanti rappresenta un problema sempre più diffuso nelle scuole italiane. Gli episodi di minacce e aggressioni da parte degli studenti stanno diventando sempre più frequenti, soprattutto negli istituti professionali e in famiglie in situazioni di forte disagio.
La Federazione Lavoratori della Conoscenza (Flc) Cgil Varese ha espresso la propria solidarietà alla professoressa dell’Enaip di Varese, vittima di un’aggressione questa mattina. Tuttavia, viene sottolineato come la scuola sia spesso lasciata sola ad affrontare queste emergenze, senza i necessari strumenti per gestire situazioni così complesse. Le famiglie coinvolte vengono anch’esse abbandonate e gli insegnanti non vengono formati adeguatamente.
La scuola diventa quindi l’ultima spiaggia per ragazzi abbandonati ed emarginati, che necessitano di maggiori investimenti per potenziare l’organico e di psicologi a supporto di alunni e famiglie. È importante anche aumentare la sicurezza degli insegnanti, che spesso vivono con la paura di entrare in classe. Viene proposto anche l’istituto di indennità di rischio, come avviene già in zone considerate “calde”.
Anche la Cisl Scuola dei Laghi condanna con fermezza l’aggressione subita dalla docente di sostegno a Varese, definendola un atto di estrema violenza che coinvolge non solo la persona direttamente colpita, ma l’intera comunità scolastica e la società civile. Il sindacato chiede alle istituzioni di intervenire urgentemente per garantire la sicurezza nelle scuole, potenziando la presenza di personale addetto alla vigilanza e adottando misure preventive e di contrasto alla violenza.
L’episodio di Varese non è un evento isolato, ma si inserisce in un contesto di crescente aggressività e malessere sociale. È necessario un cambiamento significativo, con interventi mirati all’educazione al rispetto e alla nonviolenza sin dalle prime fasi della formazione. La Cisl Scuola dei Laghi sottolinea l’importanza del ruolo dei docenti, spesso chiamati a gestire situazioni difficili con risorse limitate, e richiede un maggiore sostegno e riconoscimento per il loro lavoro, inclusi l’aumento del personale e la formazione specifica sulla gestione dei conflitti.
Il sindacato esprime solidarietà nei confronti della docente ferita, della scuola coinvolta e di tutte le persone che hanno subito traumi a causa di questo atto di violenza. È necessario un impegno concreto da parte di tutti per garantire un ambiente scolastico sicuro e sereno, dove gli insegnanti possano svolgere il loro lavoro senza timori.