MAGENTA – Un’anziana è stata ricoverata in ospedale e nel frattempo la sua casa è stata occupata abusivamente. È la situazione che si è verificata tre settimane fa a Magenta, dove una famiglia è entrata nella villetta dell’anziana che viveva da sola ed è attualmente assente.

Secondo quanto emerso, la stessa famiglia, di origine straniera ma con cittadinanza italiana, è stata sgomberata da una casa a Marcallo con Casone nell’agosto dello scorso anno. Prima di occupare la villetta di Magenta, avevano cercato di prendere possesso di un’altra casa nella stessa strada (via del Carso, non lontano dal centro cittadino), ma sono stati scoperti dai proprietari. Così, hanno optato per l’attuale occupazione, trovando la casa chiusa e ritenendola abbandonata; in realtà, la proprietaria legittima è attualmente ricoverata in ospedale.

Presidio di Forza Nuova

Di fronte a quanto accaduto, gli altri abitanti della zona ora hanno paura di lasciare temporaneamente le proprie abitazioni, per evitare il rischio di trovarle anch’esse occupate da altri.

Questa mattina, martedì 6 febbraio, Forza Nuova ha organizzato un presidio per sensibilizzare le autorità e gli enti preposti, con l’obiettivo di risolvere al più presto questa spiacevole situazione, in modo che i residenti possano tornare a vivere liberamente nelle proprie case senza la paura di trovarle occupate.

“Gli altri abitanti temono che possa succedere anche a loro”

Negli scorsi giorni, racconta Maria Federico, coordinatrice provinciale di Forza Nuova, alcuni militanti del movimento si sono recati sul posto incuriositi dalle parole di una donna appartenente alla famiglia degli occupanti abusivi, che si dichiarava disposta a pagare l’affitto e le bollette, ma che voleva capire perché gli assistenti sociali non fornivano loro l’aiuto necessario per evitare di occupare abusivamente una casa di altri. Appena arrivati, i militanti hanno visto nel giardino della villetta i mobili e gli oggetti della proprietaria, compreso un frigorifero, tutti buttati fuori come immondizia, insieme ai ricordi di una vita di chi abitava lì.

“Alla nostra richiesta di spiegazioni”, continua Federico, “abbiamo ricevuto risposte di scherno e derisione nei confronti del nostro Paese e delle forze dell’ordine, con insulti volgari e pesanti. ‘Non potete farci niente’ è stato il loro refrain. Alcune persone residenti nella zona, soprattutto anziani, si sono avvicinate, ringraziandoci e confessando di avere paura di uscire di casa e delle ripercussioni che subirebbero se reagissero a questa occupazione illecita”.

(Articolo tratto da Malpensa24)

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