Qualità dell’aria in Lombardia: miglioramenti significativi nel 2023

Secondo il primo bilancio di Arpa Lombardia, la qualità dell’aria in Lombardia è migliorata nel corso del 2023. Questi dati rappresentano un segnale positivo, considerando che è la prima volta che si registrano miglioramenti dal momento in cui sono state avviate le misurazioni.

Nel capoluogo di provincia di Brescia, ad esempio, si sono verificati 40 giorni di superamento dei limiti consentiti per le Pm10, rispetto ai 35 permessi all’anno. Tuttavia, per quanto riguarda le Pm2.5, è stata rispettata la soglia del limite annuale.

In generale, rispetto alle Pm10, sei capoluoghi di provincia hanno rispettato il limite di 35 giorni non oltre la soglia di 50 µg/m3. Ciò indica un miglioramento rispetto all’anno precedente, in cui solo quattro capoluoghi di provincia avevano rispettato tale limite. Ad esempio, a Pavia si sono registrati 33 giorni di superamento, a Bergamo 21, a Como 15, a Lecco 6, mentre a Sondrio e Varese solo 4. Tuttavia, se prendiamo in considerazione la stazione peggiore di ogni città, si sono verificati 62 giorni di superamento a Mantova, 49 a Milano, 46 a Cremona, 43 a Lodi, 40 a Brescia e a Monza.

Nel caso specifico di Brescia, le misurazioni delle Pm10 vengono effettuate nelle postazioni di Broletto, Tartaglia e Villaggio Sereno. Solo quest’ultima ha superato il limite di 35 giorni consentiti, mentre nelle altre due postazioni la soglia dei 50 µg/m3 è stata superata rispettivamente 30 e 32 volte.

Un altro dato positivo è che nel 2023 il valore limite annuale dei Pm2.5 è stato rispettato per la prima volta in tutte le stazioni di monitoraggio. Le concentrazioni medie annue nei capoluoghi di provincia si sono attestate su valori accettabili, con Cremona che ha registrato 22 µg/m3, seguita da Brescia, Lodi e Milano con 21 µg/m3, Bergamo con 20 µg/m3, Pavia con 19 µg/m3, Monza con 18 µg/m3, Mantova con 17 µg/m3, Sondrio con 16 µg/m3, Como e Varese con 15 µg/m3, e infine Lecco con 14 µg/m3. Nel 2022, invece, la massima concentrazione media annua nei capoluoghi era stata di 26 µg/m3 a Milano, Cremona e Monza, 23 µg/m3 a Brescia e Lodi, 22 µg/m3 a Bergamo, 21 µg/m3 a Como, 20 µg/m3 a Mantova, Pavia e Sondrio, 17 µg/m3 a Varese e 16 µg/m3 a Lecco. Considerando l’intera regione, le concentrazioni medie annue più elevate nel 2023 sono state registrate nella stazione di Soresina e Spinadesco in provincia di Cremona, con un valore di 24 µg/m3.

Per quanto riguarda il biossido di azoto (No2), il valore limite sulla media annua (40 µg/m3) è stato superato solo a Brescia e Milano. Le medie annue dell’No2 nel 2023 nei capoluoghi di provincia sono le seguenti: Milano 44 µg/m3, Brescia 41 µg/m3, Bergamo 37 µg/m3, Monza 34 µg/m3, Como 31 µg/m3, Varese e Lecco 30 µg/m3, Pavia 29 µg/m3, Cremona e Lodi 25 µg/m3, Mantova 23 µg/m3 e Sondrio 22 µg/m3.

Infine, per quanto riguarda l’ozono, il numero di superamenti registrato nel 2023 è inferiore rispetto all’anno precedente, ad eccezione delle province di Lodi e Pavia. Nonostante la stagione estiva sia stata caratterizzata da un numero di giorni con temperature massime superiori a 35 °C tra i più alti degli ultimi 20 anni, si sono registrati meno superamenti per l’ozono. La stazione peggiore è stata quella di Lecco, con 113 giorni di superamento dell’obiettivo per la protezione della salute, seguita da Bergamo con 98 giorni, Como con 89 giorni, Lodi e Pavia con 87 giorni, Milano con 84 giorni, Varese con 83 giorni, Cremona con 70 giorni, Monza e Brianza con 67 giorni, Mantova con 63 giorni, Brescia con 64 giorni, e infine Sondrio con 18 giorni. L’obiettivo per la protezione della salute prevede non più di 25 giorni oltre la soglia di 120 µg/m3 come massima media mobile giornaliera di 8 ore, valutata come media su tre anni.

L’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Giorgio Maione, ha commentato questi risultati positivi, affermando che premiano le politiche messe in atto e gli sforzi di cittadini, lavoratori e imprese. Ha sottolineato che la Lombardia è un territorio che traina l’economia del Paese e che è sempre caratterizzato da livelli produttivi molto alti. Inoltre, ha annunciato che nel 2024 sono previsti ulteriori investimenti per migliorare ulteriormente la situazione, come il rinnovo del parco veicoli delle aziende e la sostituzione degli impianti a biomassa legnosa. Ha concluso affermando che la sostenibilità economica e ambientale è sinonimo di innovazione.

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