Un diciassettenne è stato arrestato per tentato omicidio dopo un’aggressione avvenuta all’Enaip di Varese. Secondo i suoi avvocati, l’aggressione è stata casuale e dovuta a una grave condizione di disagio psico-fisico che il ragazzo stava vivendo al momento dei fatti. Durante il suo interrogatorio, il ragazzo ha ammesso di aver colpito a caso e di non aver avuto l’intenzione di uccidere. Nonostante la richiesta dei suoi avvocati di una collocazione domiciliare, il ragazzo rimarrà in carcere, anche se i suoi legali cercheranno di trasferirlo in un’altra struttura alternativa al Beccaria. Data la sua giovane età e la sua fragile condizione, è necessario fornirgli un adeguato sostegno.
Nonostante i legali del ragazzo contestino l’accusa di premeditazione, rimane valida la possibilità che il movente dell’aggressione sia legato a dissapori riguardo al suo percorso scolastico. La scuola ha dichiarato che per questo tipo di carriera scolastica non si parla di bocciature, ma di valutazioni fatte nel corso dei tre anni di studio. Non è emersa alcuna situazione limite o segnale di violenza durante le riunioni tra lo studente, i docenti e i genitori. Saranno le indagini a chiarire cosa sia successo.
Nel frattempo, le condizioni della professoressa ferita stanno migliorando. Le è stato rimosso il drenaggio dopo l’operazione per ridurre la lesione al polmone. La donna, molto apprezzata nell’istituto, ha ricevuto visite dai parenti e dall’assessore regionale alla Formazione, Lavoro e Scuola. Nonostante non abbia ancora voglia di parlare, sembra che non ci siano stati episodi significativi di litigi o intemperanze tra lei e il ragazzo accusato di averla accoltellata. Continua il suo ricovero presso la Chirurgia generale dell’ospedale di Circolo.

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