Bergamo, la situazione delle Autolinee preoccupa i genitori

Un padre di un ragazzo che frequenta la scuola a Bergamo ha deciso di diffondere una lettera sui social per raccontare ciò a cui ha assistito il figlio alle Autolinee. La lettera è stata autorizzata anche alla pubblicazione sul nostro quotidiano.

Il padre racconta che il suo ragazzo di 14 anni è stato avvicinato e derubato del portafoglio da un ragazzo di probabile origine marocchina mentre era in pensilina in attesa del pullman per tornare a casa. La denuncia è stata fatta ai carabinieri. Nei giorni successivi, il ragazzo ha raccontato al padre di come sia diventata una consuetudine per alcuni ragazzi presumibilmente marocchini chiedere soldi ai giovani di 14-15 anni che tornano da scuola e aspettano il pullman. Oggi, il ragazzo è tornato a casa sconvolto dicendo al padre di non voler più andare alla stazione e di aver assistito a una ventina di ragazzi marocchini che hanno picchiato due studenti che avevano rifiutato di dare loro soldi. Uno dei ragazzi è stato preso a botte e cinghiate in faccia con le cinture, perdendo sangue dal viso. Chi è intervenuto? L’autista del pullman! Ma come è possibile?

Il padre chiede al figlio delle forze dell’ordine, della polizia, visto che si è parlato di un potenziamento dei controlli. Il ragazzo gli risponde di averli visti impegnati a controllare l’attraversamento pedonale. Ma dove siamo arrivati? Sarebbero necessari almeno due agenti per ogni pensilina, soprattutto in quella fascia oraria delicata (dalle 13 alle 15). A Bergamo, nella zona delle Autolinee (ma purtroppo anche in provincia), la situazione sta sfuggendo di mano e nessuno fa nulla, anzi, molti forse non se ne rendono conto finché non ne sono direttamente interessati. Inoltre, sono sicuro che pochi denunciano. Come padre, mi sembra di impazzire al solo pensiero che mio figlio rischia di trovarsi ogni giorno di fronte a questi delinquenti. Siamo arrivati al punto di non poter più mandare i nostri figli nella scuola scelta, perché dobbiamo scegliere qualcosa di più sicuro di fronte al pericolo. Ma ci rendiamo conto? La politica di questa città si rende conto di ciò che sta succedendo? Mi scuso per lo sfogo.

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