La storia di Barbara Gorencka, una pensionata polacca di 69 anni, è straordinaria. Quando dei pipistrelli sono entrati nel suo appartamento, la sua reazione iniziale è stata di paura e disgusto. Tuttavia, la sua paura l’ha spinta a voler conoscere meglio questi animali e a trasformare il suo appartamento in un centro di recupero per pipistrelli.
Negli ultimi 16 anni, Gorencka ha salvato circa 1.600 pipistrelli, soprattutto quelli esausti o che si sono svegliati prematuramente a causa di fuochi d’artificio o del cambiamento climatico. La sua conoscenza di questi animali è cresciuta così tanto che li considera “gentili”, “sociali”, “molto intelligenti” e “degni di ammirazione”.
All’inizio, Gorencka ha avuto la stessa reazione comune di paura quando ha visto un pipistrello sul letto di sua figlia. Tuttavia, dopo aver consultato esperti e volontari che l’hanno aiutata, ha capito che non c’erano rischi per la sua salute. Ora cerca di curare e liberare il maggior numero possibile di animali, dando a ciascuno di loro un nome, un posto e una routine di cure.
La storia di Gorencka è un esempio di come la protezione degli animali spesso venga messa in secondo piano rispetto a storie personali di amore e tenerezza. È importante ricordare che i pipistrelli sono animali selvatici protetti dalla legge in Italia, quindi ciò che fa la pensionata polacca potrebbe essere oggetto di indagine.
Purtroppo, i pipistrelli sono in rapido declino in tutto il mondo a causa della distruzione dei loro habitat e dell’uso di pesticidi. È importante combattere l’ignoranza che li considera pericolosi. La storia di Gorencka, che fa lezioni nelle scuole per far conoscere meglio questi animali ai bambini, è meritevole. Tuttavia, è necessario considerare se sia corretto trattare i pipistrelli come animali domestici.
Nonostante ciò, la passione di Gorencka per i pipistrelli è evidente. Li ama così tanto da dimenticarsene talvolta e uscire con uno di loro in una manica della camicia. “Devo ammettere che semplicemente li amo”, dichiara. “Posso alzarmi nel cuore della notte per dare loro un antibiotico, è come amare un bambino”.