“Presidio per i diritti umani e l’estradizione di Ilaria Salis: un appello alla giustizia”
Sabato 10 febbraio, davanti alla chiesa di San Luca, si è tenuto un presidio organizzato dal professor Igor Paulinich per sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti umani e sull’estradizione di Ilaria Salis. Nonostante la pioggia battente abbia scoraggiato molte persone a partecipare, Paulinich è riuscito a radunare un gruppo di sostenitori convinti che hanno ascoltato con attenzione una lezione di illuminismo.
Durante l’iniziativa, il professor Paulinich ha citato un brano tratto dal Processo di Kafka: “Davanti alla porta della legge c’è un guardiano…”. Questo è stato il punto di partenza per ripercorrere l’anno di detenzione di Ilaria Salis, mostrando immagini del suo processo in catene e citando le parole di Orban sull’indipendenza della magistratura ungherese dal governo. L’obiettivo era sottolineare la necessità di un giusto e certo processo per Ilaria e l’importanza di non dimenticare i principi fondamentali dell’illuminismo.
Non solo a Bologna, ma anche a Milano si è tenuto un analogo presidio, con la presenza del capogruppo del Partito Democratico, Majorino. È interessante notare che entrambe le iniziative si sono svolte in concomitanza con il ‘Giorno dell’onore’, il corteo neonazista che si tiene ogni anno a Budapest. Proprio durante questo evento, nel 2023, è stata arrestata Ilaria Salis.
L’organizzazione di questi presidi vuole essere un appello alla giustizia e un richiamo alle istituzioni affinché non vengano dimenticati i principi fondamentali sui quali si fonda l’Europa contemporanea. È importante che il caso di Ilaria Salis venga affrontato nel rispetto dei diritti umani e che si garantisca un processo equo ed imparziale. Solo così potremo dimostrare che la nostra società è fondata sulla giustizia e sul rispetto dei diritti di ogni individuo.
In conclusione, il presidio per i diritti umani e l’estradizione di Ilaria Salis rappresenta un’occasione per riflettere sull’importanza di difendere i principi fondamentali dell’illuminismo e di garantire un trattamento giusto per tutti, senza distinzioni. Speriamo che l’appello lanciato da queste iniziative venga ascoltato e che si possa giungere ad una soluzione che rispetti la dignità e i diritti di Ilaria Salis.