Il laghetto di San Rocco, situato a Merate, è da anni in sofferenza a causa della presenza di sedimenti sul fondo. Per questo motivo, è stato presentato in commissione territorio un progetto di riqualificazione che prevede la pulizia del bacino e la creazione di un percorso pedonale.

Il progetto, redatto da Davide Beccarelli, prevede innanzitutto la rimozione del sedimento dal fondo del laghetto tramite il dragaggio. Una volta svuotato il lago, i mezzi escavatori si occuperanno di rimuovere il sedimento, anche se non potranno coprire tutta la superficie. Per questo motivo, è prevista la realizzazione di un accesso nella parte nord per consentire ai mezzi di raggiungere il fondo del laghetto.

Il materiale dragato verrà poi posizionato nell’area verde accanto al lago e successivamente utilizzato per riempire l’ex Roggia Annoni, che è ormai in disuso. Questo intervento avrà sicuramente delle ripercussioni sull’ecosistema del lago, per cui sono previste attività di monitoraggio della fauna prima, durante e dopo i lavori, al fine di minimizzare l’impatto.

Il progetto prevede anche la creazione di un percorso pedonale intorno al laghetto, che permetterà di bypassare una pericolosa curva e di raggiungere via Marconi in modo sicuro. Lungo il percorso saranno posizionati tavolini da pic nic e panchine, per consentire la fruizione dell’area. Il tracciato del sentiero seguirà quello precedente, che presenta maggiori tortuosità ma permette di smussare le pendenze.

L’amministrazione comunale intende inoltre creare cinque parcheggi all’inizio di via Gattafame, per garantire uno spazio di manovra e sosta a chi si recherà al laghetto di San Rocco. Tuttavia, la consigliera di minoranza Patrizia Riva ha sollevato delle perplessità riguardo alla creazione di nuovi parcheggi, sostenendo che si stia antropizzando ulteriormente il territorio. Ha anche chiesto di valutare attentamente la posizione dei tavolini da pic nic, considerando la delicatezza dell’ecosistema.

Il progetto, il cui costo è stimato in poco meno di 500mila euro, dovrà essere approvato dal consiglio comunale e comporterà una variante al piano di governo del territorio. Il Comune ha già avviato le procedure per la conferenza dei servizi con la Regione e gli altri enti preposti, al fine di acquisire eventuali osservazioni prima di poter procedere con la realizzazione del progetto.

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