Lo sciopero di 24 ore indetto ieri dai sindacati di base a Malpensa non sembra essere ancora terminato. La società Mle, che gestisce una parte significativa del settore delle merci presso la Cargo city di Lonate Pozzolo, ha annunciato che i lavoratori non hanno intenzione di rientrare. La situazione è diventata pesante e la Cub Trasporti ha annunciato un “blocco a oltranza”.

Durante l’assemblea di ieri sera si è capito che la questione va oltre una semplice disputa tra sindacati e azienda. In Alha, grazie agli accordi di secondo livello, è stato possibile ricostituire il patto di fiducia tra datore di lavoro e dipendenti, mentre in Mle non c’è stato alcun tentativo di apertura da parte dell’azienda, nonostante l’appello del prefetto di Varese. Di conseguenza i lavoratori non intendono rientrare e la situazione si fa sempre più pesante.

Nonostante lo sciopero sia ufficialmente terminato a mezzanotte, le organizzazioni sindacali hanno annunciato l’estensione delle iniziative di lotta anche per la giornata di oggi. È stato rimosso il blocco soltanto al T2 davanti ai magazzini che lavorano la merce di Amazon, ma alla Cargo city i lavoratori hanno dato un mandato preciso: non intendono rientrare. La lotta continua. È stata richiesta l’intervento del direttore aeroportuale di Enac, Monica Piccirillo, poiché l’azienda sta predisponendo squadre da Roma per sostituire i lavoratori a Malpensa, il che è inaccettabile per loro. La tensione aumenta e la protesta si intensifica.

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