Il 12 febbraio 2024 si celebra il centesimo anniversario della Giornata Internazionale dell’Epilessia. Questa è un’importante occasione per parlare dell’epilessia e creare consapevolezza su questa condizione. Solo attraverso la conoscenza possiamo combattere la paura dell’imprevedibilità degli attacchi epilettici e il senso di impotenza che ne deriva.

La diagnosi dell’epilessia si basa principalmente sull’accurata descrizione degli episodi critici. Gli esami diagnostici più importanti sono l’elettroencefalogramma (EEG) e la risonanza magnetica (RM) dell’encefalo. L’EEG registra l’attività elettrica cerebrale e può evidenziare anomalie che indicano la presenza di una condizione epilettica.

È importante sottolineare che l’esecuzione dell’elettroencefalogramma è affidata al tecnico di Neurofisiopatologia, una figura professionale che fa parte dell’Ordine TSRM-PSTRP delle Professioni Sanitarie. Questi professionisti mettono al servizio dei pazienti conoscenze sempre aggiornate, empatia e dedizione.

L’elettroencefalogramma ha una storia lunga e interessante. Nel 1924, Hans Berger, un fisiologo e psichiatra tedesco, registrò per la prima volta un elettroencefalogramma umano. Il suo interesse per questa tecnica nacque dopo un’esperienza personale in cui sentì che sua sorella era in pericolo, nonostante fossero a chilometri di distanza. Questo evento lo convinse che la mente potesse inviare segnali telepatici e lo spinse ad approfondire lo studio della trasmissione dei segnali cerebrali.

Oggi, il tecnico di Neurofisiopatologia ha un ruolo fondamentale nella diagnosi di diverse patologie, tra cui l’epilessia, la sclerosi multipla, la sclerosi laterale amiotrofica e diversi tipi di tumori. Durante la pandemia da Covid-19, questa figura è stata particolarmente rilevante.

In occasione della Giornata Internazionale dell’Epilessia, è importante ricordare l’importanza dei tecnici di Neurofisiopatologia e il loro ruolo strategico nel campo della salute. Grazie al loro lavoro, è possibile diagnosticare e monitorare le condizioni neurologiche, fornendo così un supporto essenziale ai pazienti.

È fondamentale che i pazienti affetti da epilessia non si sentano soli e che abbiano accesso a professionisti competenti e dedicati. Solo attraverso la conoscenza e l’empatia possiamo combattere la paura e l’ignoranza legate a questa condizione, garantendo così una migliore qualità di vita per tutti.

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