Simone Cristinelli, un giovane di 29 anni di Parzanica, non dimenticherà mai quell’incidente che lo ha costretto su una sedia a rotelle. Tuttavia, sta facendo del suo meglio per superarlo. E adesso sta cercando di farlo anche velocemente, sull’acqua. Dopo aver lasciato la Casa degli Angeli di Mozzo lo scorso dicembre, dove era stato ricoverato per la riabilitazione, ha iniziato a prepararsi per la sua “impresa”: partecipare al 71° raid motonautico internazionale che si terrà il prossimo 2 giugno da Pavia a Venezia. E lo fa anche per una buona causa: sostenere i sanitari della Croce Blu del Basso Sebino di Sarnico, coloro che lo hanno soccorso dopo la terribile caduta in moto lo scorso 20 agosto.

“Da un mese e mezzo sono tornato a casa con mia madre Emilia, mio padre Luigi e mio fratello Luca”, racconta Simone. “Ora devo andare in clinica solo due volte a settimana per continuare con gli esercizi. Ora riesco a fare tutto, più o meno, compatibilmente con la mia situazione. Quando esco qui nel paese, la gente cerca in tutti i modi di aiutarmi, ma spesso va anche oltre, procurandomi più problemi che benefici. Ovviamente ringrazio per il sostegno, ma a volte gradirei essere considerato come una persona normale, anche se sono in carrozzina”.

Ad attenderlo, oltre alla famiglia, ci sono i suoi tanti amici. Anche se da qualche settimana molte delle sue uscite sono con la sua nuova fidanzata: “Si chiama Alessia ed è bergamasca, ci siamo conosciuti in clinica. Era ricoverata lì anche lei. Diciamo che nella sventura abbiamo trovato l’amore e ora siamo molto felici insieme”.

Nel frattempo, il 29enne di Parzanica, con il suo spirito combattivo, ha già cominciato a organizzare la sua “nuova normalità”: “Sto prendendo lezioni per la patente B speciale che mi permetterà di guidare auto con comandi al volante, adatti a chi non può usare le gambe come me. Spero di averla entro la fine di febbraio”.

La sua grande passione, però, è sempre stata la musica, e come ci aveva promesso nella nostra intervista un mese dopo l’incidente, Simone ha ripreso a suonare il sassofono: “Ho ricominciato a fare le prove con la banda. Mi sono organizzato per riuscire a tenere il sax in mano sulla sedia a rotelle, nonostante la lunghezza dello strumento, e ci sono riuscito”.

Il suo prossimo obiettivo, ora, è la gara in barca: “È una competizione storica con partenza da Pavia e arrivo a Venezia nella stessa giornata, percorrendo il corso del Po. Con i suoi 410 chilometri, è la prova più lunga che si corre su acque interne. Si può partecipare con qualsiasi tipo di imbarcazione. Io sarò insieme a un mio amico che ho conosciuto sui social anni fa. Stiamo preparando una barca particolare qui nel cantiere nautico della mia famiglia, un modello degli anni ’70 ammodernato e adattato alle mie esigenze attuali. Stiamo cercando sponsor, quindi se qualcuno vuole sostenerci può contattarmi. Parte del ricavato sarà devoluto alla Croce Blu del Basso Sebino di Sarnico, che è intervenuta quel maledetto giorno dell’incidente”.

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